I tempi non sono ancora noti, ma l’intervento è stato finanziato. All’Ospedale Maggiore di Crema, a sud dell’elisuperficie, prenderà corpo una nuova palazzina per la riabilitazione psichica integrata. Sarà sede del Centro psico-sociale, del Centro diurno (10 posti) e della Comunità riabilitativa ad alta assistenza (8 posti).
Fondi per quasi 5 milioni di euro
L’iniziativa, ascrivibile alla direzione generale di Asst Crema guidata da Ida Ramponi, e finanziata da regione Lombardia attingendo a fondi messi a disposizione dal Pnrr punta, come si legge nella delibera di Giunta regionale, alla realizzazione di un “progetto strategico territoriale” per “una complessiva e razionale riorganizzazione della localizzazione dei servizi”. I fondi disponibili ammontano a 4 milioni e 850 mila euro. Allo stesso scopo mirano anche le opere (precedentemente finanziate) di incremento del livello di sicurezza antincendio e contestuale ampliamento e ristrutturazione del presidio di via Teresine. Lì troveranno casa il Servizio dipendenze (Serd) e la Neuropsichiatria infantile (Npia).
La notizia è stata diffusa lunedì nel corso del “primo via” della Casa di Comunità in via Gramsci, alla presenza dell’assessore regionale al Welfare dottor Guido Bertolaso.
Ramponi: “Dialogo fondamentale”
Spiega il direttore generale dell’Asst cremasca, dottoressa Ida Ramponi: “Nel giorno dell’avvio delle attività della Cot all’interno di quella che sarà una delle due Case di Comunità del territorio cremasco, l’Asst ha condiviso con l’assessorato e la direzione generale al Welfare il finanziamento del nuovo progetto per la salute mentale, proposto dall’attuale direzione e sposato nei contenuti da regione”.
Più in generale, secondo Ramponi, lo stesso approccio dialogante “con regione e le amministrazioni comunali” dovrà essere il faro per “contribuire ad arricchire l’offerta di servizi e prestazioni”.
Questo l’approccio pure per risolvere il nodo parcheggi nei pressi dell’ex Mutua in via Gramsci: “Aiuta il concretizzarsi della proposta di realizzazione di nuovi posti auto all’interno di aree che potrebbero essere disponibili”.