Ospedale Maggiore. Va in pensione il dottor Alessandro Scartabellati

Il dottor Scartabellati, primo a destra, durante un'inaugurazione all'Ospedale Maggiore

Oggi, sabato 31 dicembre, è l’ultimo giorno di lavoro del dottor Alessandro Scartabellati all’Ospedale Maggiore di Crema. Direttore dell’Unità operativa di Pneumologia, lascia per il pensionamento – leggermente anticipato – dopo un intero percorso lavorativo svolto nella nostra struttura ospedaliera. Con lui, cremasco doc, l’ospedale perde un ulteriore professionista che ha saputo favorire l’eccellenza nel proprio settore: basti ricordare che oggi, come già abbiamo scritto, va in pensione anche il dottor Maurizio Grassi, direttore di Oncologia e Day Hospital Oncologico. Figure storiche – cremasche – che hanno dato tutto per il Maggiore, contribuendo al raggiungimento di livelli diagnostici, assistenziali e terapeutici di primissimo piano.

Scartabellati: una carriera intera a Crema

Classe 1956, laureato e specializzato con il massimo dei voti e la lode, il dottor Scartabellati ha vissuto tutta la sua lunga esperienza a Crema. Il suo percorso è interamente in Pneumologia, dove ha affiancato primari di spiccata qualità, umanità e preparazione: ha iniziato con il professor Giancarlo Tansini (il padre della Pneumologia cremasca), per proseguire poi con il dottor Luciano Gandola e il dottor Stefano Aiolfi. Proprio durante la direzione di quest’ultimo, il dottor Scartabellati nel 2010 è stato nominato direttore della Riabilitazione Respiratoria a Rivolta d’Adda, contribuendo in maniera decisiva all’ulteriore crescita di questo polo riabilitativo (dove ci si occupa anche di una serie di patologie, come ad esempio i disturbi del sonno) che rappresenta un’eccellenza, punto di riferimento pure per pazienti di altri territori.
Nel 2017 il dottor Scartabellati è tornato a Crema, assumendo la direzione dell’Unità operativa di Pneumologia: il “suo” reparto, al quale ha donato veramente tutto. Nel corso della professione, infatti, ha dato un impulso decisivo – insieme ad altri colleghi – allo sviluppo del reparto e all’avvento di importanti novità: a lui si deve l’apertura, negli anni ’90, dell’Utir, l’Unità di terapia sub-intensiva respiratoria che, pure in tal caso, ha visto l’Ospedale Maggiore primeggiare a livello nazionale. Presso l’Utir si svolge una qualificata attività per la prevenzione, diagnosi e cura delle malattie pleuropolmonari, attraverso un percorso di assistenza personalizzata.
Alessandro Scartabellati e la sua équipe – una squadra affiatata – in questi anni hanno sviluppato pure altri aspetti: dal presidio per le patologie rare, come la sarcoidosi e le malattie interstiziali polmonari primitive, fino alla Pneumologia Interventistica.

Il drammatico periodo del Covid

Con l’esplosione del Covid in tutta la sua emergenza, il dottor Scartabellati – insieme ai colleghi Giovanni Viganò e Ciro Canetta – è stato posto a capo del team che ha coordinato e gestito gli interventi. Sono stati mesi e mesi durissimi, che hanno visto a Crema anche la presenza dell’ospedale militare da campo e con l’intero Maggiore dedicato al ricovero e alla cura dei pazienti Covid. La Pneumologia ha avuto un ruolo strategico e, tuttora, ha una parte di degenza riservata a quanti sono colpiti dagli effetti della pandemia. Scartabellati – che ringraziamo per i qualificati e precisi interventi pubblicati sul nostro giornale – anche davanti al Covid non s’è tirato indietro e, pur con alcuni momenti di sconforto, da lottatore quale è ha affrontato questo nemico e tutto ciò che ha comportato.

Il grazie di tutti i cremaschi

Pneumologo a 360 gradi, disponibile per consulenze al Pronto Soccorso e punto di riferimento per tanti, è stato in questi anni una presenza costante, un medico che ha messo il senso del dovere al primo posto offrendo la sua enorme esperienza a servizio dell’ospedale e dei malati. Al dottor Scartabellati il “grazie” dell’intera comunità cremasca.