Spino d’Adda. Beni confiscati a beneficio della comunità

“Con lo sgombero e la presa in carico della tenuta situata a Spino alla Cascina Fornace 7, si è chiuso un capitolo iniziato nel 2014 che ha portato alla confisca da parte dello Stato Italiano di alcuni beni situati all’interno del nostro territorio comunale e che verranno utilizzati a scopi sociali”. Così il sindaco di Spino d’Adda, Enzo Galbiati, nel contesto della visita alla tenuta, decisamente lussuosa. Presenti anche il Prefetto Corrado Conforto Galli, Alessio Maganuco della CGIL Cremona, don Massimo Mapelli, il vicesindaco di Spino, Eleonora Ferrari, la dottoressa Simona Ronchi  direttrice ANBSC (Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati) che “ha provveduto alla confisca, in collaborazione con la Prefettura di Cremona, che ringraziamo per il lavoro svolto nel coordinare le operazioni, in particolare i comandi dei Carabinieri di Cremona e la sala operativa di Pandino”.

Tre beni confiscati a beneficio della comunità spinese

Galbiati ha ricordato che “la tenuta di via Fornace, di 40mila metri quadrati, si aggiunge ad altri due beni, due appartamenti, dei quali uno già dato in uso dai nostri servizi sociali e uno ancora in ristrutturazione. Tre beni che verranno usati per scopi sociali. A differenza dei due appartamenti che verranno gestiti direttamente dal Comune, per quanto riguarda la tenuta, viste le notevoli dimensioni, come anticipato nel Consiglio comunale dello scorso 5 marzo, verrà affidata ad alcune associazioni che oggi sono qui con noi”.

Il sindaco ha evidenziato tra l’altro che “il Comune di Spino ha accettato questa sfida affinché questi beni siano a disposizione dei cittadini e del territorio. Assegniamo temporaneamente il bene all’associazione UCAPTE – una casa per te, che già si occupa della Masseria di Cisliano, rappresentata in questa circostanza da don Massimo Mapelli e dalla dott.ssa Elena Simeti, alla Camera del Lavoro Territoriale di Cremona e al Sindacato Pensionati CGIL rappresentati da Alessio Maganuco” ha spiegato Galbiati annunciando con soddisfazione l’avvio di questo nuovo percorso.

Il primo cittadino spinese ha precisato che a “queste associazioni la tenuta viene concessa in modo temporaneo fino a quando non verrà istituito un bando di gara o una manifestazione di interesse indirizzata a tutte le associazioni che vorranno prendersi cura del sito ed esercitare al proprio interno attività prettamente di scopo sociale”.

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