Cremasco. Bovini sgozzati, indagini dei Cc

Forze dell'ordine

Indagini a 360° e, soprattutto, su una vasta area che va dalla Brianza alla Val Brembana sino al Cremasco. Sono quelle avviate dai Carabinieri (nel nostro territorio) e dalle Forze dell’Ordine (fuori dai confini locali) per comprendere chi e cosa stia dietro ai numerosi casi di bovini sgozzati e/o decapitati. L’ultimo episodio si è verificato ad Agnadello alla cascina Mirandolina, nelle campagne tra il borgo e Rivolta. Nella notte tra venerdì e sabato una vacca da latte è stata trovata priva di vita con una lacerazione profonda alla gola e alcune ferite riconducibili a morsi di animali. Niente è scartato a priori: l’assalto di lupi visti gironzolare nel territorio o di altri animali dai canini affilati non è escluso, ma potrebbe essere stato la causa di quella profonda lacerazione? Oppure vi è la mano di un uomo, o più uomini, e l’azione successiva dei canidi richiamati dall’odore del sangue?

Diversi i casi in un vasto territorio

Quanto accaduto ad Agnadello richiama alla mente gli episodi verificatisi un mese fa a Rivolta d’Adda quando in alcune cascine sono stati trovati bovini morti con lesioni profonde alla gola e in un caso una vacca decapitata (la notte di Halloween) con la testa ritrovata in Brianza alcuni giorni dopo. Senza dimenticare quanto accaduto nei pressi di Monza, a Carnate d’Adda e a San Pellegrino terme a ottobre.

Dietro a queste morti verosimilmente causate da azioni efferate potrebbe esservi la mano dell’uomo, magari sempre dello stesso. I veterinari delle Ats e delle aziende agricole stesse sono al lavoro per ricostruire le morti e stabilirne con precisione le cause. Nel frattempo le indagini proseguono per comprendere cosa sia accaduto e se in azione vi sia un soggetto disturbato capace di compiere simili atrocità.