Presentato il tredicesimo libro della collana Quaderni del Santuario a cura di Sebastiano Guerini e don Pier Luigi Ferrari. È avvenuto ieri pomeriggio presso la basilica di Santa Maria della Croce. Sì, perché questi Quaderni narrano, sin dagli esordi, “storie” di questa frazione, tra parrocchia e quartiere. Autrice del bel volumetto la prof.ssa Monica Salvi. Santa Maria della Croce – Anni ‘50 del ‘900. L’azione pastorale di Mons. Francesco Piantelli il titolo del nuovo libro: una novantina di pagine ben articolate, con immagini in bianco e nero. In tutto tre capitoli sul sacerdote che fu parroco di Santa Maria dal 1941 al 1968 (La Chiesa cremasca degli Anni Cinquanta; L’azione pastorale di don Francesco Piantelli; Le Visite pastorali degli Anni Cinquanta), con diverse sotto sezioni e, a completare l’opera, il sempre prezioso indice dei nomi.
Una delle figure più note del Novecento cremasco
Quella di monsignor Piantelli è una delle figure più note del Novecento cremasco, sia in ambito ecclesiale sia civile. “Si tratta infatti di una personalità poliedrica, che ha saputo essere insieme uomo di Chiesa e cittadino, offrendo nei diversi contesti contributi originali e di grande spessore. Per questo di Piantelli si è scritto molto e si sono indagati e approfonditi molti degli aspetti in cui ha lasciato un’impronta significativa”, ha spiegato Romano Dasti. Il lavoro di Salvi mette a fuoco la fase dell’attività pastorale degli anni Cinquanta. “Tocchiamo così il fulcro di quello che egli ha voluto primariamente essere, ossia un parroco, nella fase di maggiore fecondità di questo ministero. Dopo una prima fase di studio e conoscenza del contesto parrocchiale, resa peraltro difficile dalla guerra e dal difficilissimo dopoguerra, egli ha potuto dispiegare al meglio le sue energie, indirizzando la parrocchia di Santa Maria secondo le linee pastorali che gli apparivano più congeniali e iniziando a raccogliere i frutti del proprio lavoro”.
Uomo semplice e carismatico, dal quale prendere esempio
I successivi anni Sessanta avranno già una tonalità diversa, sia per l’avanzata età del parroco sia per i profondi cambiamenti introdotti dal Concilio. Don Piantelli fu un uomo semplice, ma carismatico, colto e ironico, dotato di intelligenza e grande umanità, in grado di interpretare i segni del suo tempo per impostare un’azione pastorale vicina alle persone. Giustamente il parroco padre Armando Tovalin invita la comunità di Santa Maria “a far tesoro di questo Quaderno del Santuario, attingendo dall’operato del celebre parroco spunti fecondi per la conformazione delle nostre novelle Unità pastorali nella Diocesi di Crema”.
Dal testo, disponibile anche presso gli uffici de Il nuovo Torrazzo, emerge la forte personalità, la notevole preparazione culturale-teologica e la spiccata capacità relazionale dell’indimeticato sacerdote. Monsignor Piantelli dalle pagine del testo emerge come una delle più significative personalità del clero diocesano nella prima metà del Novecento.