Crema. Lamentele, salta la festa a San Bernardino

“Parliamo di giovani ma quando c’è da concedere loro spazi nascono i problemi! Mah?!” L’amaro sfogo è di don Lorenzo Roncali, parroco di San Bernardino e attivissimo nel mondo teen. È lui ad aver ricevuto la telefonata di un referente cremonese di una associazione di esercenti che chiedeva conto di una festa che lo scorso sabato si sarebbe dovuta tenere all’oratorio della parrocchia del quartiere cittadino. Chiamata che ha di fatto dato il là a una serie di riflessioni da parte degli organizzatori (un gruppetto di giovanissime studentesse del Liceo Racchetti) e dei loro genitori. Momenti di confronto, anche con il supporto dei Carabinieri ai quali gli stessi papà, mamme e figlie si sono rivolti, che hanno condotto alla decisione di sospendere il ritrovo.

Per don Lorenzo si è trattato di un’occasione persa

“È stato un vero peccato – commenta don Lorenzo – un’occasione persa per dare ai ragazzi spazi per un sano divertimento. Detto che le feste si sono sempre fatte, che si tratta di eventi straordinari e saltuari e che ci sarebbero stati gli adulti a controllare, si trattava di una festa per 140 persone stile college americani. Le ragazze organizzatrici si erano date da fare per preparare il tutto con papà e mamme che sapevano bene quel che le figlie stavano allestendo. Così come il sottoscritto, che ha ospitato feste presso l’oratorio di San Bernardino senza che mai nulla sia successo. Ed invece si è innescata una situazione spiacevole”.

Come mai? “Forse perché qualcuno si sentiva danneggiato da una festa privata per qualche decina persone. Ritrovo in un luogo sicuro e controllato e a mio avviso, visti i numeri, non un problema per eventuali gestori di locali. Ma tant’è. La telefonata che ho ricevuto da un referente di Assointrattenimento è stata comunicata alle ragazze alla presenza dei genitori che sono stati i primi a dispiacersi. Hanno deciso proprio papà e mamme di chiedere consulto ai Carabinieri che hanno ben compreso di cosa si trattasse. Poi, per evitare problemi, lamentele o altro, con grande mortificazione, le ragazze hanno fatto dietro front comunicando agli invitati che la festa di sabato 12 novembre era annullata”.

Molto amaro in bocca

E ora? “Ora resta un po’ di amaro in bocca agli organizzatori e a me. Parliamo dei giovani in una società sempre più scollata. Questa era una buona occasione per concedere loro spazi da protagonisti e da condividere. Ed invece… è andata così. Comprendo le problematiche di tutti, ho rispetto per le sensibilità e per gli interessi altrui e ho sempre avuto massima attenzione per i comportamenti civili e corretti dei ragazzi, soprattutto quando si sono ritrovati negli spazi dell’oratorio o in quelli da me gestiti. Continuo a credere che la cosa non avrebbe arrecato danni a nessuno e che si sia persa una bella opportunità. Speriamo che questa non sia la china, però”.