Via Matteotti. Il palazzo della Provincia venduto a privati

La scorsa settimana nella nostra rubrica “Così non va” evidenziavamo lo stato di “semi abbandono” del palazzo della provincia di via Matteotti, da tempo in vendita. Auspicandone la manutenzione da parte dell’ente provinciale. Oggi la notizia è che la vendita a un privato dell’antico immobile sarebbe finalmente avvenuta. Da bene pubblico il palazzo passa, quindi, ai privati, che certamente saparanno riqualificarlo e valorizzarlo al meglio.

Di mano in mano

I primi documenti relativi a questa zona risalgono al 1595 e parlano di due case, una a settentrione e una a meridione, abitate dalle famiglie Vimercati e Premoli. La situazione risulta immutata fino a metà degli Anni Trenta del Settecento. Nel 1753 nei documenti compare la sola famiglia Vimercati, che abitò lo stabile fino al 1815 quando Giulia Vimercati, ultima discendente del casato, lo concesse in affitto a varie famiglie.
L’edificio divenne quindi sede di enti pubblici: dal 1859 al 1929 vi si stabilì la Sottoprefettura; subentrarono quindi il Partito Fascista fino al 1945, il Comitato di Liberazione Nazionale, il Partito della Democrazia Cristiana e infine, negli Anni Novanta del Novecento, la Provincia di Cremona. Ora la vendita al privato.

Aspetto sobrio ed elegante

Il fronte principale, su via Matteotti, ha un aspetto molto sobrio. Il portale di accesso non è al centro del prospetto, ma spostato verso sinistra perché l’androne è ricavato dal riutilizzo di un salone quattrocentesco situato al piano terra. Ai lati si aprono rispettivamente due e quattro finestre rettangolari con semplici cornici, sormontate da altrettante aperture al piano nobile. La portafinestra sopra il portale è provvista di un balcone con ringhiera di ferro battuto. Al di sopra delle aperture del piano nobile vi sono delle piccole finestre cieche in corrispondenza del sottotetto. Un bel palazzo, con tavolette e pitture, che non vediamo l’ora di vedere ristrutturato.