Dopo l’approvazione, nell’assemblea dei soci di Scrp il 31 maggio scorso, dell’intesa raggiunta con gli 8 recedenti – con solo 3 contrari e 2 astenuti – il giudice del tribunale di Brescia ha accolto con favore la richiesta presentata dagli avvocati delle due parti, confermando al 29 giugno prossimo l’udienza di conciliazione. A seguito della quale si potrà finalmente dare corso alla fase di liquidazione della Società Cremasca Reti e Patrimonio, che si chiuderà a fine estate con il pagamento delle spettanze agli 8 – che ammontano complessivamente a 3.602.390 euro, al netto degli interessi di mora, a cui hanno rinunciato – e la ripartizione dell’utile di circa 4,5 milioni fra tutti gli altri soci.
Percorso di rientro
Contestualmente i recedenti definiranno il percorso di rientro – versando, fra tutti, 500 mila euro – nella nuova Consorzio.IT, il cui CdA s’appresta a mettere a punto una progettazione territoriale su tre ambiti legati a transizione digitale, ambientale ed energetica. In questi mesi, oltre a conseguire la ricomposizione, la società è stata strutturata per essere in condizione di conseguire gli obiettivi indicati dai sindaci soci.
Piano di informatizzazione
“Sul fronte digitale – riferisce l’amministratore delegato Bruno Garatti – puntiamo ad accompagnare i Comuni a fare un ulteriore salto, rispetto a quanto già fatto negli scorsi anni. Il Pnrr disegna un piano triennale di informatizzazione e con le competenze acquisite intendiamo non perdere alcuna occasione di efficientamento, per mettere in grado tutti i Comuni cremaschi di offrire servizi più snelli, come i pagamenti online, catalogazioni interne, procedure di protocollizzazione… Consentendo ai cittadini di dialogare con gli uffici più via computer, che mettendosi in fila”. Ampio servizio sul giornale di oggi in edicola.