Rotary Club Crema. L’ex assessore regionale Giulio Gallera presenta “Diario di una guerra non convenzionale”

Rotary Club Crema
Da sinistra: Filiberto Fayer, Giulio Gallera, Antonio Agazzi e Michela Bettinelli
Durante l’ultima conviviale, ieri sera, del Rotary Club Crema presieduto da Antonio Agazzi si è parlato della pandemia da Coronavirus e della relativa gestione con un ospite d’onore, che ha vissuto in prima linea questo tsunami: Giulio Gallera, ex assessore al Welfare di Regione Lombardia.
Una bella occasione per riflettere, per ripercorrere le fasi di questa drammatica storia, di cui ancora portiamo le ferite nei nostri cuori, da un punto di vista interno della gestione.
Un’esperienza, sia umana sia professionale, che Gallera ha deciso di raccontare in un libro, in libreria da una settimana e presentato a Crema, appunto, durante la cena rotariana. Diario di una guerra non convenzionale. La nostra lotta contro il virus è il titolo della pubblicazione.

Un libro per maturare consapevolezza tra la gente

Davanti a un pubblico tanto attento quanto interessato, il presidente Agazzi ha tracciato un breve curriculum dell’ospite per poi cedergli la parola.
“Noi (Regione Lombardia, ndr) per un mese e mezzo veniamo osannati. Poi dai primi aprile inizia l’attacco mediatico contro la Regione, l’assessore e il presidente Attilio Fontana. Ho deciso di scrivere questo libro per raccontare quanto fatto perchè la gente deve avere la consapevolezza di quanto successo” così Gallera.
Precisato che non si tratta di un’arringa di difesa, seppur di professione avvocato, ha spiegato come fino al 20 febbraio, quando a Codogno venne individuato il paziente 1, la situazione sia stata sottovalutata dagli organismi preposti.

Prima del Covid un’altra emergenza

Nella sua narrazione Gallera ha ricordato come lo tsunami Covid sia stato preceduto da un’altra emergenza, quella vissuta nella provincia di Brescia nel periodo natalizio 2019-2020, quando si sono registrati cinque casi (di cui due decessi) di meningite. Come da protocollo, inizialmente era scattata la profilassi per i contatti stretti, poi la Regione ha deciso di estendere a tutta la popolazione vaccinazioni gratuite contro il meningococco: in solo venti giorni, con 11 ambulatori dedicati, sono state somministrate circa 40mila vaccinazioni.
“La macchina sanitaria c’è, funziona e quindi non mi sono preoccupato” ha proseguito.

Assunte tante decisioni in poco tempo

Ben presto la situazione precipita. In meno di 24 ore dall’individuazione del paziente 1, scatta la zona rossa per alcuni Comuni del Lodigiano. La chiusura di scuole, la sospensione del Carnevale, Pronto Soccorso presi d’assolto (“Un girone dantesco” ha commentato Gallera ricordando una sua visita a Lodi), la corsa contro il tempo per bloccare la diffusione del virus, la delibera dell’8 marzo per creare posti letto (Piano di riordino della Rete Ospedaliera), le dirette da palazzo Lombardia con i vari direttori degli ospedali per creare solidarietà, l’arrivo dei sanitari cubani a Crema,… fino alla somministrazione dei primi vaccini nel nostro Paese, momento che coincide peraltro anche con le dimissioni di Gallera da assessore.

Alcuni numeri

Tra il silenzio calato in sala, Gallera ha ricordato anche la mancanza di personale oppure dei vari dispositivi di protezione individuale. “L’ospedale da campo è stata una risposta importante” ha commentato, riferendosi anche a quello realizzato nella nostra città.
“La prima ondata si è abbattuta sulla Lombardia, soprattutto in alcune province (compresa Cremona) – ha detto, prima di snocciolare alcuni numeri –. Da marzo a maggio 2020 in Lombardia l’eccesso di mortalità è stato del 111%, Piemonte più del 40%. A giugno con i test sierologici abbiamo scoperto che metà della popolazione lombarda aveva contratto il virus”.
L’intervento di Gallera alla conviviale del Rotary Club Crema si è conclusa tra gli applausi e il firmacopie del libro.