“Il loro decoro e la loro sicurezza il nostro mantra. I giardini saranno in ordine, i giochi dei bambini pure, le strade e i marciapiedi anche, le ciclabili belle e sicure, le barriere architettoniche eliminate, le scuole a posto, i tombini puliti regolarmente e le piante potate, l’Eternit ancora esistente smaltito definitivamente. L’illuminazione sarà migliorata perché un quartiere al buio è triste e insicuro”. Questo l’impegno che l’indipendente Simone Beretta, della lista Crema non è uno slogan, promette per i quartieri cittadini, con tante idee per le diverse realtà.
“Beni preziosi per la comunità”
“Sosterremo la sussidiarietà dei grest e, se richiesto, saremo accanto agli oratori nelle loro iniziative educative. Le scuole materne convenzionate presenti potranno contare su risorse aggiuntive per progetti educativi concordati o opere straordinarie sugli immobili a vantaggio dei bambini. Servizi da tutelare, beni preziosi per la comunità e per la sua crescita. Senza dimenticare l’impegno a integrare i tanti bambini extracomunitari presenti nei quartieri. Questi asili sono luoghi di primaria eccellenza per questa funzione. I bambini assorbono con naturalità le diversità”, aggiunge l’ormai ex forzista.
Associazioni e società sportive
Tra i sostegni berrettiani troveranno spazio – si legge nel programma – anche le associazioni sussidiarie di volontariato a sostegno delle fragilità presenti nelle frazioni, come le compagnie teatrali e le altre iniziative “che sorgano dal basso e cementano il tessuto sociale”. Con l’espressione “le società sportive non saranno più dimenticate”, il candidato critica a chiare lettere l’amministrazione attuale. “Troppo importante la loro funzione sportiva, sociale ed educativa”.
Attività economiche
Avranno attenzione speciale pure “le attività economiche perché senza di loro una comunità muore. Non si può fare a meno dell’edicola, della farmacia, di un bar tabacchi, della posta, del fruttivendolo, del macellaio, del panettiere, del pasticcere, dei bar, delle attività imprenditoriali e dei mestieri di artigiani che garantiscono servizi tanto tradizionali quanto primari verso i cittadini”. Il vigile, l’assistente sociale e un tecnico del comune costituiranno un pool di controllo metodico e regolare della “vivibilità” del quartiere e della sua sicurezza in senso lato.