Grande partecipazione alla Via della Croce delle parrocchie cittadine, che si è celebrata questa sera (in cinque stazioni) dalle ore 20.30 alle 22,30, coordinata da don Remo Tedoldi, parroco dell’Unita pastorale del Duomo e della Ss. Trinità.
PRIMA STAZIONE
Prima stazione (Gesù è caricato della croce) davanti all’ospedale maggiore e al monumento recentemente inaugurato in onore degli operatori sanitari che hanno donato tutto se stessi ai tempo della pandemia. Una dottoressa ha dato testimonianza del grande impegno dei sanitari durante l’emergenza covid
SECONDA STAZIONE
Il corteo si è incamminato per celebrare la seconda stazione (Gesù aiutato dal cireneo) presso il Consultorio, nel complesso delle suore del Buon Pastore.
Ha dato testimonianza uno psicoterapeuta del Consultorio che si impegna con le famiglie di tutti i tipi. Il suo impegno quella di ricostruire rapporti difficili tra coniugi in difficoltà.
TERZA STAZIONE
Terza stazione (Gesù cade sotto il peso della croce) presso il Centro di Spiritualità in via Medaglie d’oro, dove sono ospitati una trentina di rifugiati ucraini.
Molto toccante la testimonianza di una donna ucraina, giornalista, rifugiata a Crema con la mamma e due figli. Il marito è rimasto in Ucraina a combattere. Abitava in una cittadina vicina al confine russo, viveva con la sua famiglia un vita normale. “Non pensavamo – ha detto – che i russi, nostri amici, ci avrebbero attaccato.”
QUARTA STAZIONE
Quarta stazione presso la chiesa della Ss. Trinità, con la Madonna collocata sulla porta verso la via XX Settembre. La stazione ricordava l’incontro di Gesù con la Madre e ha dato la sua testimonianza una mamma che ha perso il suo bambino appena nato. “Per continuare a vivere – ha detto – devo imparare a portare la croce. Il più grande dolore non è partorire un figlio, ma uscire dall’ospedale senza tenerlo mi braccio!”
QUINTA STAZIONE
Il corteo ha percorso l’intera via XX Settembre con la croce portata dal vescovo Daniele. Si è arrivati così al cattedrale per la quinta stazione: Gesù muore sulla croce.
Invece della testimonianza un toccante canto: “Ora so che il suo amore è grande”.
E la Via della Croce bella e sentita si è conclusa con la preghiera e il saluto del vescovo Daniele.