Romanengo. Truffa online, conto alleggerito di 4.000 €

Codacons
Foto di repertorio

Anche la tv, Pomeriggio 5 di scena oggi pomeriggio a Romanengo, si è interessata del caso di smishing del quale è rimasta vittima un’insegnante 53enne. Dal suo conto in pochi istanti hanno preso il volo 4.000 euro. I Carabinieri, dopo accurate indagini, sono riusciti a risalire agli autori della truffa, denunciandoli. Dei soldi, però, come si può ben immaginare, nessuna traccia. Circuitati attraverso conti stranieri sono letteralmente spariti.

“Avevo da poco ottenuto un prestito – spiega la vittima del raggiro, desiderosa di mettere in guardia sui rischi ai quali tutti siamo esposti –; sul conto avevo ancora parte del finanziamento, circa 10mila euro. In un momento di tranquillità, a casa, mi è arrivato un messaggio sul telefono che mi informava di movimenti sospetti sul mio conto corrente e mi richiedeva l’accesso immediato al conto attraverso un link. Ho cliccato è si è aperta una vera e propria schermata del Relax Banking della Bcc, istituto di credito col quale opero. Mi veniva richiesto l’inserimento di codice utente, numero telefono ed e-mail. Entrando nel conto da remoto ho notato che era stato disposto un bonifico istantaneo di 1.500. Mi stavano rubando dei soldi”.

La truffa, orchestrata a dovere, avrebbe ingannato chiunque. Già perché mentre la vittima del raggiro si accorgeva dell’ammanco, una telefonata è giunta sul suo telefono da un numero mascherato con credenziali della Banca stessa. “Dall’altro capo della cornetta una voce mi ha informato di quanto stava accadendo invitandomi a completare la procedura di azzeramento della password in modo da poter bloccare i movimenti. Era molto credibile perché mi ha comunicato l’esatto numero della mia carta di credito collegata a quel conto chiedendomi la conferma dei codici. Era invece la mossa astuta per entrare in possesso definitivo di tutto il mio profilo bancario”.

Mi sono accorta di essere caduta in una truffa. Ho chiamato il circuito della carta di credito chiedendo di bloccarla. La procedura ha richiesto una quindicina di minuti, e in quel tempo con le mie credenziali il truffatore aveva già prelevato ulteriori 2.500 euro. Quindi ho cercato di reimpossessarmi del mio conto chiamando il call center dell’istituto di credito. Mi è stato consigliato di bloccarlo inserendo per più volte la password errata, in pratica la mia visto che il truffatore l’aveva potuta cambiare facendosi proprio il mio conto”.

La denuncia sporta presso la stazione dei Carabinieri di Romanengo ha portato all’individuazione dei responsabili. Deferimento immediato ma impossibilità di recuperare il denaro. “La Banca non risponde – spiega l’insegnante – perché dice che in pratica sono stata io a fornire tutte le mie credenziali. È vero, ma tutto era molto credibile. Il problema è però che al di là delle informazioni che vengono rese e dei messaggi di allerta sullo smishing, i circuiti bancari dovrebbero consentire un’azione tempestiva in casi come questo. Invece, per bloccare il tutto ho impiegato molto tempo e questo ha consentito al truffatore di alleggerire di molto il mio conto corrente. Per questa ragione mi sono rivolta all’Abf (Arbitro bancario finanziario), spero che questo mi consenta di essere risarcita”.