La discarica di Sergnano torna a far parlare di sé. Dopo l’incontro dello scorso 12 luglio, Marco Degli Angeli, consigliere pentastellato di Regione Lombardia, oggi ha incontrato nuovamente il sindaco di Sergnano, Angelo Scarpelli, assieme alla sua Giunta, alcuni membri del Consiglio comunale e all’Ente parco del Serio.
L’obiettivo è stato quello di comprendere e di discutere lo stato dell’arte dei controlli e dei lavori, rispetto a quanto era già emerso la scorsa estate. E soprattutto rispetto a quanto di nuovo non era emerso a fronte dell’ultima interrogazione depositata dal consigliere M5s a Regione Lombardia.
Un incontro positivo, “un grande passo in avanti”
“Il clima di incertezze e l’impasse che dura ormai da tempo, sembra giungere a una sua conclusione. Quello di oggi – ha commentato il consigliere regionale – si è confermato un
incontro positivo”.
Spiega Degli Angeli: “Quest’oggi abbiamo già fissato un nuovo incontro, previsto per il 21 marzo. L’obiettivo sarà quello di arrivare con dei preventivi utili e con un progetto per eseguire i monitoraggi con i piezometri a monte e valle, così da poter valutare l’eventuale inquinamento di falda e del suolo in modo solido. Questo è un grande passo in avanti rispetto a una richiesta che porto avanti da anni e che ora sembra aver fatto finalmente breccia”.
In questo processo verranno coinvolte le strutture regionali, inclusa Arpa, mentre il Comune, assieme al parco del Serio si faranno parte attiva per riuscire a definire un protocollo d’intesa coinvolgendo anche i proprietari dell’area.
Prima monitoraggio, poi progetto di riqualificazione dell’area
“L’obiettivo delineato oggi – prosegue Degli Angeli –, è quello di partire con il monitoraggio il prima possibile, io mi auguro prima dell’estate. Successivamente, in base ai risultati si capirà meglio l’entità degli interventi, e si provvederà a definire un progetto di riqualificazione complessiva, partendo dagli interventi indicati da Arpa durante il sopralluogo di aprile 2021″.
Il consigliere pentastellato spiega che quanto sia importante attuare la predisposizione del piano di recupero dell’area, mediante ossia la messa in sicurezza della zona, grazie a interventi di copertura e di riempimento. Ulteriori interventi, ad esempio quello della bonifica, restano ancora in forse: bisogna attendere le analisi piezometriche.
“Una volta esclusa, mi auguro, la contaminazione delle acque e del suolo – conclude –
si potrà aprire un nuovo capitolo per l’area interessata: previa la sua riqualificazione, si potrà lavorare a progetti, con l’aiuto di Regione, per restituire alla comunità l’intera area”.