L’intervista. Sindaco Stefania Bonaldi: “Ho dato tutta me stessa”

Bonaldi con la fascia tricolore nei mesi scorsi

A pochi mesi dalle elezioni amministrative, in questi primi giorni del nuovo anno abbiamo intervistato il sindaco Stefania Bonaldi. Al centro le questioni “calde” della città, con lo sguardo rivolto alle sfide del 2022, ma anche un breve bilancio dell’anno appena lasciato alle spalle.
Sindaco, prima le emozioni: quali sta vivendo da primo cittadino uscente della città di Crema? Cosa le mancherà di più?
“Negli ultimi quindici anni la politica è stata una maestra, lasciando dentro di me tracce indelebili, rendendomi assai più consapevole di me stessa come persona e come donna. Tutto questo rimarrà per sempre, dunque affronto questo passaggio con serenità, direi con un senso di pace, lo stesso che si prova quando si è reduci dalla ‘buona battaglia’. Anni intensissimi, risultati esaltanti, sotto molti punti di vista. In primavera presenteremo il Bilancio di mandato, con il lungo elenco degli obiettivi raggiunti, parallelamente curerò l’uscita di un volume su tutto quello che mi è accaduto di incontrare in questo percorso, facendo il punto anche più sul piano più intimo. Lascio il giudizio sul mio operato alle mie concittadine e ai miei concittadini, a me solo il compito di domandarmi quanto impegno, onestà, tenacia, passione io abbia applicato nel mio servizio: credo di aver dato tutta me stessa alla mia città”.
Ha potuto osservare Crema da un punto di vista privilegiato. Conferma?
“Vedere infinite sfumature nelle persone e nei loro bisogni, misurare le fatiche nella vita reale della mia gente, è uno strano privilegio, che fa cadere tutte le barriere e i pregiudizi. Amministrare significa proprio accendere luci, osservare, intervenire, rendere più promettente la vita dei tuoi concittadini, scoprendo che alla fine anche la tua vita cambia, perché ciò che tocchi con mano, andando oltre alle astratte ritualità della politica, ridisegna il tuo mondo interiore. Questo è ciò che mi mancherà, ma mi commuove che questo flusso benefico, questi apprendimenti continui, siano durati tanti anni, e mi rende orgogliosa averne beneficiato da donna”.
Su cosa vi concentrerete in questi mesi finali di mandato?
“Oltre a quanto dicevo prima, ci sono parecchie ‘grandi opere in corso’: sottopasso, stazione ferroviaria, ponte di via Cadorna, caserma dei Vigili del fuoco, velodromo, bocciodromo. Lavori da presidiare per fare in modo che procedano speditamente. Su via Stazione e area nordest, poi, contiamo di lasciare in eredità a chi verrà dopo di noi anche il progetto per il sottopasso ciclopedonale sul viale di Santa Maria. Lo stiamo assegnando proprio in questi giorni e completerà il quadro degli interventi pubblici in quell’area così strategica: adesso tocca sssai privati valorizzare e rigenerare le loro proprietà in quel comparto! Inoltre occorre consolidare il ruolo e la caratterizzazione di Crema, a livello territoriale, come città della formazione professionalizzante e dell’alta formazione; con Acsu stiamo lavorando a una Fondazione di Partecipazione, con soci pubblici e privati, che prenda in carico questa delicatissima e strategica partita, che riguarda formazione specialistica e Its, e l’obiettivo è partire proprio in questi mesi”.

L’interessante intervista completa sul nostro giornale di oggi in edicola.