Nell’ultimo Consiglio comunale s’era parlato anche dell’interrogazione di Manuel Draghetti sul “nuovo impianto in zona Pip di S. Maria della Croce”.
Il tutto dopo che “è emerso – ha premesso il grillino – che Linea Gestioni ha qui acquistato un capannone di 6.000 mq con l’intenzione di trasferirvi parte della ‘discarica’, oggi in via Colombo, per portarvi i rifiuti urbani raccolti dai camion della frazione differenziata, derivante da raccolta ‘porta a porta’, lasciando in via Colombo quelli conferiti dai privati”.
Tante le domande dei pentastellati anche considerando che in tale zona Pip trovano sede diverse attività industriali (anche di tipo alimentare), oltre ad attività commerciali del terziario, ma anche caseggiati con abitazioni private. Primo quesito da quando il sindaco di Crema o l’amministrazione comunale fossero a conoscenza di questo progetto.
Nella replica il sindaco Stefania Bonaldi è partita proprio da qui. “L’amministrazione è stata informata la scorsa primavera dal direttore di Linea Gestioni dell’intenzione di voler partecipare all’asta pubblica per acquisire l’immobile dell’ex Cartotecnica, utile per politiche di sviluppo aziendali. La procedura di evidenza pubblica non garantiva la certezza dell’acquisizione da parte di Linea Gestioni. Dalle visure catastali risulta che l’acquisto è stato perfezionato in data 22 settembre scorso”, ha spiegato. Chiarendo che “la valutazione che compete al Comune è squisitamente tecnica e afferisce alla compatibilità delle funzioni previste con la destinazione urbanistica dell’area.
Tale verifica sarà effettuata all’interno di una procedura gestita da enti superiori, nella fattispecie la Provincia, a cui competono anche le eventuali valutazioni di impatto ambientale”. Secondo le informazioni acquisite da Linea Gestioni, il costo d’acquisto dell’immobile – in asta pubblica – è stato di 1,5 milioni di euro. Bonaldi ha informato che l’autorità competente al rilascio delle autorizzazioni è quella provinciale, precisamente con l’Aua – Autorizzazione unica ambientale – prevista dall’art. 208 del Testo unico sull’ambiente, che comprende, oltre alla gestione rifiuti, anche l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera e agli scarichi idrici. Diversi gli enti coinvolti nei controlli. Il sindaco ha precisato che il progetto è sottoposto anche a verifica di assoggettabilità alla Valutazione di impatto ambientale.
“Sicuramente – ha aggiunto – nella procedura autorizzatoria è prevista una valutazione anche sull’impatto viabilistico. L’impianto non è classificabile quale discarica o impianto di smaltimento bensì quale area di deposito temporaneo (massimo 48 ore) e stazione di trasferenza”. L’impianto, dunque, necessiterà di un’autorizzazione della Provincia; a oggi non è depositata presso il Comune alcuna istanza. “Non appena disponibile documentazione, sarà convocata la commissione Ambiente e Territorio”, la conclusione del sindaco. Nel frattempo abbiamo raccolto le preoccupazioni del Comitato Santo Stefano e dei residenti della frazione di Santa Maria. Pare poi che alcune imprese locali stiano procedendo a una raccolta firme. Staremo a vedere.