
Nella Giornata intenzionale per l’eliminazione della violenza sulle donne anche la Chiesa di Crema ha voluto esprimere la propria vicinanza alle vittime e lanciare un appello finché tali gesti non vengano mai più commessi. Lo ha fatto promuovendo, in sinergia con Rete Con-Tatto, importanti momenti di preghiera presso la basilica di Santa Maria della Croce, laddove la Vergine Maria si è fatta vicina a Caterina degli Uberti, una giovane cremasca ferita a morte dal marito.
Pellegrinaggio e santa Messa
Durante tutta la giornata di ieri, quando appunto si è celebrata la ricorrenza, i fedeli hanno avuto la possibilità di recarsi in pellegrinaggio in basilica, non lasciandosi intimorire dalla pioggia, per pregare per le vittime di violenza e nello scurolo hanno potuto osservare un indumento di colore rosso, posizionato da Rete Con-Tatto per ricordare l’iniziativa Vetrine in rosso che si svolgerà fino a domani.
Alle ore 20.30, invece, è stata celebrata una santa Messa presieduta dal vescovo Daniele Gianotti. Al suo fianco il diacono permanente Antonino Andronico, i Missionari dello Spirito Santo e don Remo Tedoldi.
Consolazione e attenzione a tutte le vittime di violenza
Consolazione è stata la parola chiave sia delle letture e preghiere, intitolate a Maria Vergine madre della consolazione, sia dell’omelia. “Raccogliamo da Dio, per intercessione della Vergine Maria, questa parola – ha detto il Vescovo – pensando alle tante, tantissime donne del nostro tempo, probabilmente ancora più che alla fine del XV secolo, che sperimentano su di sé in modo diverso maltrattamenti, odio, persecuzione e violenza che arrivano, troppo spesso, fino alla morte”.
Vittime che, nella nostra Diocesi, sono state ricordate mezz’ora prima della Messa, attraverso i rintocchi a lutto delle campane di tutti i campanili. “Anche questo vuole essere un piccolo segno di consolazione e di attenzione” ha proseguito mons. Gianotti, rivolgendo un particolare pensiero anche alle vittime collaterali, i figli.
“Possiamo essere strumenti di consolazione attraverso la preghiera, i gesti di trasformazione di questa realtà insostenibile” ha spiegato, aggiungendo che non solo possa cambiare la mentalità alla basa di gesti che sfociano in violenza, ma anche che gli uomini depongano la violenza.
Dal Vescovo un ringraziamento e un augurio
Mons. Gianotti ha ringraziato pubblicamente quanti ogni giorno aiutano le donne vittime di violenza. “Penso in particolare a tutte le realtà del Cremasco, come Rete Con-Tatto che unisce diverse professionalità e competenze – ha precisato –. Sono sicuro che però ci sono molte altre samaritane e altri samaritani che in tanti modi, magari nascosti, supportano, offrono consolazione alle donne oltraggiate e colpite”. Da parte sua l’appello di continuare a opere al fianco di queste persone.
“Mi piacerebbe che questo Santuario, nato dalla risposta della Vergine Maria a un femminicidio, diventasse un luogo non solo di preghiera, ma anche di consolazione nel senso più ampio, di riflessione perché come fece Maria secoli fa per Caterina degli Uberti sia anche per noi di fare tutto il possibile per rispondere alle vittime di violenza” ha concluso.
La celebrazione è proseguita come di consueto ed è terminata con la supplica alla Vergine e l’Adorazione notturna.