Convegno Anffas. Futuro da costruire insieme

Da sinistra, Bonomi, Auletta, Faggioli, Bollani

Una tappa importante per raccontare il passato, vivere il presente e costruire il futuro. Questo, in estrema sintesi, il convegno organizzato sabato scorso in mattinata presso la Casa del Pellegrino da Anffas Crema, nell’ambito delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario di fondazione.
Presente, oltre ai presidenti dell’aps e di Fondazione Alba – Daniela Martinenghi e Paolo Marchesi – anche il sindaco Stefania Bonaldi. Tra il pubblico diversi genitori e fratelli di persone con disabilità, ma anche tanti operatori sociali. “Sono felice di essere qui tra amici oggi – ha esordito Martinenghi – per celebrare una tappa importante, senza perdere l’entusiasmo di continuare a camminare insieme”.
Nata nel 1971 per volontà di Alba Toscani Marchesi, Anffas oggi propone diversi servizi destinati alle persone con disabilità e alle loro famiglie, collocati in sette sedi diverse della città di Crema. Risponde ai bisogni di quasi 270 persone “con l’obiettivo di accompagnarle lungo il percorso della vita”, grazie all’impegno di oltre 70 collaboratori e moltissimi volontari. Diverse le sfide ancora da affrontare: “Anffas c’è e vuole esserci sempre accanto alle famiglie”. Accanto a Martinenghi, Marchesi, da poco presidente di Fondazione Alba: “Sono nuovo dell’organizzazione, ma sono cresciuto con questa associazione”. Vivo il ricordo della mamma.
“Il primo Consiglio si è tenuto nel giugno del 1971. Sono passati 50 anni, ma siete ancora giovani”. Ve ne è ancora molto di tempo per continuare a camminare. “Uno dei punti forti di questa associazione – ha ricordato Bonaldi – è la volontà di restare al passo coi tempi”.
Attualmente sono attivi due centri socio-educativi, una comunità sociosanitaria, un servizio diurno alternativo, una piscina idroterapica, un polo di neuropsichiatria infantile e per l’età evolutiva, un servizio educativo ed uno intensivo, uno sportello Sai per accoglienza e informazione e un progetto per la vita indipendente. “Avete sempre cercato risposte ascoltando i bisogni delle persone e delle famiglie. Non vi siete mai limitati a incasellare una situazione nell’esistente”. Interessanti i contributi dei relatori, di cui riferiremo sabato prossimo, in un approfondimento, sul nostro giornale.