Sotto una pioggia battente il vescovo Daniele ha celebrato oggi pomeriggio alle ore 15,00, al cimitero maggiore di Crema, la santa Messa dei Santi a suffragio di tutti i defunti. Una tradizione che si ripete lodevolmente ogni anno.
A concelebrare con lui tre sacerdoti della città, i parroci don Francesco Ruini don Angelo Frassi e il nuovo collaboratore dell’unità pastorale di Crema Nuova-San Carlo-Mosi don Giuseppe Dossena.
Dopo le letture, alcune parole di commento davanti a quelle poche persone che nonostante il maltempo hanno voluto partecipare all’Eucarestia.
“La santità è già presente nella moltitudine di cui parla l’Apocalisse – ha detto – ma è presente anche in noi, dal fatto che siamo figli di Dio. La santità è dono di Dio.
Ma è anche qualcosa che deve compiersi. Il dono di Dio diventa il compito di realizzare in noi una vita di figlio, come quella del Figlio Gesù. Il programma è nel Vangelo, sintetizzato nelle beatitudini che sono state lette nella Messa.
Ultimo aspetto – ha concluso il vescovo Daniele – è quando si realizzerà in noi la conformazione completa alla Pasqua di Cristo. Il definitivo sì sarà nella nostra morte, che è lo sfociare nella pienezza della santità, quella dei 144.000 che cantano in cielo. Ecco perché la liturgia ci fa celebrare insieme la festa dei santi e la memoria dei defunti. Preghiamo perché possiamo vivere in pienezza nella gloria di Dio.”
Al termine dell’Eucarestia mons. Gianotti ha letto la preghiera di benedizione per tutti i defunti del cimitero, ha quindi benedetto i presenti.
Il tutto si è chiuso con il canto della fede: “Io credo risorgerò “.
Poche le persone che hanno fatto visita, oggi ai lori cari defunti. La pioggia insistente a trattenuto molti a casa, nella speranza che domani il tempo sia più clemente e ci si possa tranquillamente recare al cimitero per una preghiera.