Il prossimo 10 dicembre a Nanning, città cinese gemellata con Crema dal 2015, si terrà l’inaugurazione della quarta linea della metropolitana, dedicata alla Via della Seta, l’antica via ispirata a Marco Polo. Una progettazione che parla… cremasco. Proprio così.
“Una delle stazioni, infatti, è realizzata in stile italiano e il concept è stato ideato da un team cremasco di architetti e artisti, sotto la regia dell’Ipc (Italia promotion center), realtà cremasca presieduta da Morena Saltini, che si occupa delle relazioni e degli scambi del nostro territorio con Nanning.
Non si potrà essere presenti all’inaugurazione in Cina, sempre per le restrizioni legate al Covid, ma ci collegheremo in streaming per assistere all’evento”, informa il sindaco Stefania Bonaldi.
L’appuntamento è importante. Già avevamo parlato del progetto mesi fa. Il design italiano, cremasco nello specifico, ha dunque fatto centro a Nanning, metropoli “verde” da oltre 6 milioni di abitanti che si trova nel sud est della Cina. L’abbellimento della ultra moderna metropolitana non solo è Made in Italy, ma, come detto, è di fatto cremasco grazie al gruppo di tecnici e architetti all’opera. Sono l’architetto Claudio Bettinelli, coordinatore e referente del progetto e il professor Gianni Macalli, creativo docente del liceo artistico “Bruno Munari”; per la parte artistica ha collaborato anche Marilisa Leone.
Per le restrizioni legate alla pandemia, Crema e la delegazione dell’Ipc non potranno assistere alla cerimonia inaugurale, ma la nostra città si sta organizzando per mostrare ai cremaschi come è sorto il progetto, le sue caratteristiche, la sua tipica impronta italiana. Come ribadito anche da Bonaldi, il desiderio è quello di collegarsi in streaming con Nanning per assistere al taglio del nastro e mostrare la vicinanza alla città nostra “gemella”, dando merito al team cremasco per l’importante operazione.
Il Coronavirus ha messo a dura prova anche il legame tra Crema e Nanning, ma il desiderio di tenerlo vivo ha vinto, anche grazie a questo nuovo progetto legato alla mobilità sostenibile, giunto al termine nonostante tutto. La tecnologia ha aiutato a non perdere il rapporto, anzi l’ha forse incrementato. Per le aziende cremasche questi nuovi sviluppi del gemellaggio Crema-Nanning sono un’occasione importante per possibili scambi e rapporti d’affari con la Cina, peraltro già molto forti per quanto concerne ad esempio la cosmesi, settore sempre più al centro dell’industria cremasca e, perché no, del mondo.