Il Movimento Cinque Stelle, in collaborazione con molti cittadini, sta lavorando a un programma per far tornare centrale il ruolo di Crema e Cremasco. Ambiente, salute pubblica, prevenzione, assistenza per i bisognosi, spazi per giovani, innovazione, trasporti e opere sostenibili “sono i temi che mettiamo al centro del dibattito e del confronto pubblico, che in primis dovrà concentrarsi sul coinvolgimento attivo dei cittadini”.
“È in questo solco, forti anche dell’esperienza maturata in dieci anni di Consiglio comunale che siamo pronti a ragionare su proposte di servizi ai cittadini, politiche di welfare e di rigenerazione urbana del patrimonio comunale”. Tra gli esempi citati dai grillini ex tribunale, Pierina, ecomostro di Cielle, ecomostro di via Indipendenza, ex Stalloni…), “che dovranno necessariamente rientrare in una programmazione concreta, con progetti chiari, condivisi, partecipati e con sinergie e partnership solide”. Strumento utile per i pentastellati sarà anche la creazione di due nuovi assessorati “chiave”, quello all’Innovazione e quello alla Transizione ecologica, “che si possano dedicare ciascuno esclusivamente a quelle specifiche deleghe. Oltre alla creazione di una delega per i Rapporti col territorio, fondamentale per trovare equilibrio nei progetti su scala extra comunale”.
“Da parte del M5S cremasco – si legge nella nota stampa diffusa oggi – non c’è nessuna preclusione per quei cittadini e movimenti civici che vorranno costruire con noi un programma per Crema con una prospettiva di dieci anni. Siamo post ideologici e i temi e le soluzioni per noi non hanno colori, ma richiedono competenza, pragmaticità e coerenza. In diversi confronti avuti in questi mesi con realtà e persone, anche di diversa appartenenza, abbiamo pure trovato affinità di idee, progetti e valori”.
Critiche per tutti
Annunciando di giocare a “carte scoperte”, concentrati “nel proporre soluzioni fattibili e realizzabili”, Manuel Draghetti e gli altri Cinque Stelle ribadiscono “di non avere voglia e tempo di fare da psicoanalisti a quelle forze politiche, che sembrano oggi più concentrate a gestire il loro equilibrio interno, preferendolo a un vero progetto per i cittadini cremaschi”.
Il riferimento, esplicitato, è al Pd cremasco. “Un giorno vuol candidare come sindaco Umberto Cabini, il giorno dopo Cinzia Fontana e ora Attilio Galmozzi, che parla solo di poltrone e non di temi, che in tutto il territorio cremonese segue le stesse sirene di ‘sviluppo’ infrastrutturale ed energetico che incantano Forza Italia e Lega; dimostra di dover ancor capire cosa vuol fare da grande e di non essere ancora uscito dalle sue croniche ambiguità. Non bastano il marketing o gli slogan, ma servono i fatti per dimostrare di essere cambiati, partendo dai mea culpa riguardanti le politiche degli ultimi dieci anni”.
“Lasciamo invece volentieri a Socialisti, Italia Viva e Azione il gioco dei veti, utile solo a dimostrare a loro stessi di esistere e auguriamo loro un sereno lavoro”. I grillini ne hanno per tutti, dicendosi, infine, “aperti al dialogo con chiunque, ma sempre seguendo linearmente la via della propria forza programmatica, della coerenza e dei propri valori. Ai cittadini la scelta di decidere del loro futuro e condividerne con noi la strada: li invitiamo a esser protagonisti e non subalterni alle scelte delle segreterie di partito”.