Settimana infuocata tra il sindaco Stefania Bonaldi e Simone Beretta (FI) sulla piscina. Prima la conferenza del forzista (lunedì), poi un botta e risposta al fulmicotone. Le forti parole del sindaco hanno provocato la controreplica dell’esponente di FI.
“Dalla Bonaldi mai uno scatto di umiltà. Pretende di avere ragione anche quando i fatti la smentiscono. Come su quest’ultima vicenda della piscina, dove lei ha torto, nuotando come al solito a vista e col salvagente, mentre io ho ragione perché la realtà abiura la sua fantasia. Sarà anche per questo che il sindaco è infastidita dalle chiacchiere da bar. Noi, invece, siamo più infastiditi e disturbati dalle sue consuete chiacchiere di auto-assoluzione dai tanti contenziosi che la sua amministrazione ha avuto e per i quali ha speso tanti soldi in consulenze e spese legali e, si badi bene, non per uscirne vincitori, ma spesso per transare con la controparte”.
Questo per Beretta significa l’ammissione di aver perlomeno avvallato e aggiudicato gare e sottoscritto convenzioni non sempre all’altezza della situazione”.
Bonaldi per il consigliere di opposizione “avrebbe potuto fare meglio a difesa degli interessi della città e dei suoi cittadini. Invece non è stata in grado di farlo. Le fa comodo dimenticare – mettendosi le fette di salame sugli occhi – questo pasticcio reiterato sulla piscina, quello sui parcheggi, Crema 2020, i ritardi vergognosi sulle luci al Voltini, sul ponte del Serio, sulle barriere architettoniche, sul decoro…”.
Beretta ricorda al sindaco di aver dato 150.000 euro a Sport Management “senza garanzie e che solo in una fase successiva (e per qualche arcangelo in Paradiso che la protegge) ha tentato di mettere una pezza, che le auguro vada a buon fine”.
Veniamo alla struttura e ai dipendenti comunali. “Bonaldi non li metta in imbarazzo giocando a portarli dalla sua parte, cosa che io non ho mai fatto, visto che tra qualche mese lei non sarà più il sindaco di Crema, mentre loro continueranno a prestare la loro opera”. Tra gli errori di Bonaldi menzionati dall’ex assessore di centrodestra anche “costose scelte per dirigenti esterni, che non solo non hanno fatto crescere la struttura, se mai ce ne fosse stato bisogno, ma che non hanno portato a casa nessun risultato tangibile a favore delle casse comunali”.
Senza scordare “la sua costosa guerra contro tutti per ‘non’ dare agli islamici un luogo per pregare, e molto altro”. Insomma una lista della spesa infinita.
“Faccia come noi il sindaco Bonaldi – conclude Beretta –. Frequenti un po’ di più la piazza, la farebbe ritornare con i piedi per terra e anche un po’ meno caustica, atteggiamento istituzionale poco consono per il ruolo che ricopre. Purché beva, come me, un buon caffè, senza correzione”.