PISCINA – Beretta: “Solo grazie a FI chiesto al gestore il rispetto delle garanzie”

Nuova puntata sulla piscina comunale. A scriverla il consigliere di Forza Italia Simone Beretta, che a più riprese ha richiamato l’amministrazione comunale ai suoi “doveri” circa le garanzie che spettano al Comune, specie in questa fase che il segretario generale Gianmaria Ventura – rispondendo a una missiva dello stesso Beretta – definisce come “contesto sicuramente complesso e peculiare per quanto attiene i profili giuridici da prendere in considerazione”.
Facendo un passo indietro, l’ex assessore della Giunta Bruttomessonella conferenza di martedì mattina in piazza – ha ricordato che “in tempi non sospetti il sindaco di Crema e l’allora capogruppo del Pd, per una virgola, ostacolarono il calciotto in via del Fante, scelta che si ripercuote ancor oggi sulla città per la carenza di campi sportivi e lo stato in cui sono conciati certi impianti, vedasi la Pierina e il campo della colonia in primis”.
Il problema, per il forzista, sta proprio qui: a suo parere Bonaldi dai banchi dell’opposizione era intransigente, mentre oggi, da sindaco della città, “usa metri diversi, che io definisco… border line”.
Premesso ciò, durante l’incontro è poi arrivato il momento delle stoccate che riguardano l’impianto natatorio Nino Bellini.
“Una storia, quella della piscina, lunga sei anni, dall’arrivo di Sport Management. Una delle pagine più brutte dell’amministrazione a guida Bonaldi, soprattutto per la carenza di controllo rispetto a quanto sottoscritto con il gestore. E se non ci fossimo stati noi di Forza Italia, molte cose non sarebbero emerse”. Nel frattempo – venendo all’attualità – affittando un ramo d’azienda, da quest’estate in piscina è arrivata Prime, società che attualmente gestisce l’impianto. “Prime è entrata senza ottemperare alla garanzia dovuta, per 125.000 euro”, ha segnalato subito Beretta.
“Con specifico riguardo alla costituzione della garanzia comunico che, pur a fronte di diverse interpretazioni, la parte tecnica dell’Ente è ferma nel ritenere che detta garanzia debba essere offerta nel suo intero importo e, conseguentemente, in data 3 settembre 2021, è stata inviata a Prime una diffida in termini ultimativi per la quale siamo in attesa degli esiti”, si legge nella risposta del 16 settembre del segretario generale al consigliere.
“È come dire che Beretta aveva ragione  ha commentato l’esponente di FI –. Andrò a verificare se han pagato, ma sono certo che lo faranno. Non mi sembra, però, possibile che un consigliere di minoranza debba fare tutto questo per far rispettare quanto si deve far rispettare normalmente. La vera domanda è: perché il Comune li ha fatti entrare? Il sindaco ha cento arcangeli in cielo: fosse successo qualcosa in piscina sarebbe stato un ulteriore pasticcio”.
In pratica come scrive la dirigente del Comune Stefania Cervieri a Prime, “il subentro nel contratto può essere autorizzato dal Comune solo se sussistono tutte le condizioni di legge, tra cui la presenza di valida garanzia definitiva… pertanto si diffida Prime a ricostituire la garanzia per 125.000 euro entro il termine perentorio di 15 giorni dal ricevimento della presente… decorso il quale il Comune si vedrà costretto a negare l’autorizzazione al subentro e risolvere il contratto per grave adempimento”. I termini scadono, o sono scaduti, in questi giorni.
Beretta, infine, vorrebbe conoscere quanto prima il piano concordatario presentato da Sport Management al Comune di Crema per gli ormai “celebri” 150.000 euro che l’Ente ha elargito in piena pandemia. Un’interpellanza è in vista.
“Per quanto si sforzi di giustificare il prestito, Bonaldi è ingiustificabile. Sapeva di erogare soldi a una società compromessa e lo ha fatto senza avere garanzie. Anche in tal caso un pessimo atto amministrativo. Ora basta, siamo stufi di questo andamento!”.