Castelleone – Un festival per creare l’orma di Dante

Clerici, Fiori, Baroni e Valcarenghi alla conferenza stampa di presentazione del calendario di celebrazioni dantesche 'vianDante'

“A Castelleone Dante non è passato ma l’orma di Dante la creiamo noi”. Con queste parole, ispirate da una epigrafe letta a Sarzana che recita testualmente ‘L’orma di Dante non si cancella’, questa mattina il sindaco Pietro Fiori, affiancato dall’assessore Gianluigi Valcarenghi e da Eugenio Clerici e Marco Baroni, ha presentato ‘vianDante’, celebrazioni dantesche a Castelleone nel 700° anniversario della morte del sommo poeta.

“Ho fatto 2.000 chilometri in bicicletta nei luoghi di Dante – ha aggiunto il primo cittadino – e in un passaggio al confine tra Liguria e Toscana ho letto questa frase. Mi ha ispirato. Con la collaborazione di una grande squadra abbiamo ideato questa serie di momenti, un calendario che volevamo essere originale rispetto ad altre proposte. E così lo abbiamo caratterizzato rendendolo tutto castelleonese, dalla ideazione del logo curata da Marco Spadari e della grafica firmata Antonio Ruggeri, alla scelta dei relatori, nell’elenco dei quali fa eccezione il pisano Fabrizio Altieri, pisano di nascita ma possiamo dire castelleonese d’adozione. Un ‘festival’ intergenerazionale in merito alle figure che contribuiscono e hanno contribuito alla sua costruzione e che vuole essere diverso perché presenta la figura di Dante non solo come padre della lingua italiana”. “Definirlo così – ha aggiunto Clerici – è riduttivo –. Dante lo ritroviamo in tante cose che neppure immaginiamo ma che spero di riuscire a farvi scoprire in una delle serate dedicate”.

Le iniziative prenderanno avvio da un intreccio con la Settimana della Mobilità. Mercoledì 22 settembre alle 21 a Palazzo Brunenghi presentazione delle iniziative del VII centenario della morte di Dante con due racconti di cicloturisti. Il primo ‘I 3 mari d’Italia e la Magna Grecia’ narra l’estate di due giovani castelleonesi, Lorenzo Pupillo e Amedeo Tacchinardi, che illustreranno la loro pedalata. Il secondo ‘Un viaggio divino, in bici sui luoghi di Dante’ vede Pietro Fiori in sella in un estate ‘alla ricerca’ del sommo poeta. Il suo racconto, punteggiato dalle incursioni di Fabrizio Altieri, darà il via alle celebrazioni che il giorno successivo, giovedì 23 settembre, vedranno lo stesso Altieri fare tappa a scuola per parlare agli studenti di un Dante che ‘Ne fa tante’.

Si passerà poi ad ottobre con tre incontri ospitati dalla chiesa della Santissima Trinità, utili anche a mostrare il risultato del suo restauro. Venerdì 1 alle 21 Marco Baroni introdurrà Eugenio Clerici e ‘Ma è solo letteratura? Dante da Giotto allo spot’, un viaggio nei musei e nella storia per l’autore della Divina Commedia da un’altra angolatura. Una settimana più tardi, 8 ottobre, stesso luogo stessa ora, Baroni e il professor Angelo Lacchini dialogheranno su ‘Dante classico e moderno’, un modo per comprendere la modernità del padre della lingua italiana partendo dalla sua matrice classica. Il giorno successivo, sabato 9 ottobre alle ore 18, gran chiusura con ‘Tu se’ colei…’, lettura di passi del Paradiso Dantesco a cura del gruppo teatrale dell’oratorio di Castelleone ‘Dirottateatro’. “L’occasione sarà colta – ha precisato Gianluigi Valcarenghi – per presentare il Festival Letterario Castelleone intitolato alla memoria di Cristina Pellini, una cara amica prematuramente scomparsa, una valida collaboratrice della pro Loco della quale è stata vicepresidente, un’abile scrittrice. Cristina ha dato tantissimo alla nostra comunità che è in forte debito con lei. Questa iniziativa, concordata con la famiglia, vuole essere un giusto omaggio al suo ricordo”.

Questa è l’impronta dantesca che il Comune di Castelleone, in collaborazione con Parrocchia e Pro Loco, intende dare alla città. Un’orma che, oltre al festival, si ritroverà ad imperitura memoria nell’intitolazione dell’attuale piazza dei Divertimenti a Dante Alighieri, così come stabilito dalla Commissione toponomastica e dalla Giunta. Intitolazione che attende una data e che sarà accompagnata dall’installazione di un cartello nel quale Marco Baroni, con abile uso delle parole e della sintesi, ha condensato quanto è stato Dante per l’Italia e per il mondo.