OCCUPAZIONE GIOVANILE – Le ricette dell’associazione Libera Artigiani Crema

Lavoro Nord-Sud
Foto di repertorio

Quali possibilità di inserimento occupazionale ha di fronte, oggi, un neo diplomato? La questione è dirimente, tenendo conto del fatto che, secondo i dati Istat più recenti, il tasso di disoccupazione tra i giovani si attesta al 29,4%.
La Libera Associazione Artigiani di Crema ha da sempre, tra le sue priorità, la promozione dello spirito imprenditoriale tra le giovani generazioni e la riduzione della distanza tra scuola e lavoro, che fa sì che domanda e offerta non si incontrino. Basti pensare al concorso “Intraprendere”, ideato proprio dalla Libera, che ha compiuto venticinque anni e finora ha coinvolto un totale di 14.600 studenti cremaschi.

RICAMBIO GENERAZIONALE

Uno degli obiettivi della Libera è anche quello di sollecitare politiche per il ricambio generazionale all’interno del mondo artigiano, non necessariamente per linee parentali, come condizione per garantire la continuità di un comparto che rappresenta un patrimonio nazionale in termini di saper-fare. Per far questo, però, occorre prima che un giovane indirizzi il proprio percorso di formazione e acquisisca quelle competenze professionali che gli consentano di pensare a un futuro da imprenditore. Il segretario della Libera Artigiani, Renato Marangoni, invita giovani e imprese interessate a considerare le tre principali vie d’ingresso nel mercato del lavoro: gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), percorsi specifici di formazione professionalizzante con durata di due o tre anni; il tirocinio, come fase mista di lavoro e formazione; l’apprendistato, per essere inserito nel ciclo produttivo di un’azienda.

MIX DI FORMAZIONE E LAVORO

“Si tratta di scelte che propongono un diverso mix fra formazione e lavoro“, sottolinea Marangoni. “Gli Its permettono di conseguire un titolo terziario non universitario (diploma di tecnico superiore) e hanno una componente di ore di stage presso le aziende molto elevato. I dati del monitoraggio nazionale 2020 dimostrano il successo degli ITS: l’83% dei diplomati ha trovato lavoro a un anno dal diploma e nel 92,4% dei casi in un’area coerente con il percorso concluso. Tuttavia, in Italia, il numero di giovani iscritti agli ITS è ancora molto esiguo: secondo gli ultimi dati, risultano iscritti solo 18.528 studenti e, se confrontiamo il numero di diplomati italiani in un ITS con quelli delle principali nazioni europee (Germania, 288mila giovani; Francia, 213.000; Spagna 132.000 e Regno Unito, 94.000), il dato nazionale è ancora insignificante (11.000)“.

Il direttore Renato Marangoni con il presidente Marco Bressanelli

“Il tirocinio formativo e di orientamento, invece, è rivolto a soggetti che abbiano conseguito un titolo di studio da non più di 12 mesi: il giovane diplomato sarà inserito in azienda con un progetto formativo, monitorato da un tutor – spiega il segretario e direttore della Libera Artigiani -. Se avrà completato il 70% del progetto assegnatogli, avrà una attestazione corrispondente. In base alla normativa in vigore, al tirocinante è corrisposta un’indennità per la partecipazione al tirocinio che, dal punto di vista fiscale, è considerata quale reddito assimilato a quello di lavoro dipendente. Il tirocinio garantisce ottime opportunità occupazionali, raggiungendo tassi di inserimento occupazionale a sei mesi dal termine di oltre il 60% e la metà dei contratti stipulati è di tipo permanente”.
L’apprendistato, infine, interessa ogni anno circa 20.000 giovani neo diplomati, che sono assunti dalle aziende con un contratto di apprendistato professionalizzante. Si tratta di un vero e proprio lavoro subordinato, sebbene con una componente significativa di formazione. Il datore di lavoro è infatti obbligato a corrispondere all’apprendista la retribuzione e gli insegnamenti necessari a ottenere, a seconda dei casi, un titolo di studio, una specifica professionalità o un titolo di studio universitario o di alta formazione. Ai fini dell’inserimento occupazionale, la forma più diffusa è costituita dall’apprendistato professionalizzante”.

LIBERA ARTIGIANI, PUNTO DI RIFERIMENTO

La Libera Artigiani è a disposizione per fornire tutte le informazioni del caso e la professionalità del proprio staff alle imprese interessate all’inserimento di giovani lavoratori, fornendo loro l’assistenza necessaria dal punto di vista normativo. Ricordiamo infatti che la Libera è la prima associazione di categoria del territorio cremasco per numero di servizi offerti. Vi invitiamo a rivolgervi agli uffici sul territorio: Crema (tel. 0373.2071; email: laa@liberartigiani.it); Pandino (tel. 0373.91618) e Rivolta d’Adda (tel. 0363.78742).