Un viaggio in bicicletta che ha voluto portare un chiaro e fermo messaggio di speranza a coloro che sono colpiti e coinvolti nella malattia del Parkinson, che può essere combattuto anche attraverso lo sport!
Ventidue atleti, più alcuni fantastici accompagnatori come la “nostra” Annalaura Maurin hanno percorso 655 km in sette tappe: partiti domenica scorsa 20 giugno da Torino, arriveranno domani 27 giugno a Venezia. In mezzo, martedì, la sosta in piazza Duomo a Crema, terza tappa del tour. “Fantastici i ciclisti che sui pedali stanno percorrendo il percorso Torino-Venezia e sono arrivati anche in città – commenta il sindaco Stefania Bonaldi che li ha accolti con l’assessore e vice Michele Gennuso. “Bellissimo il messaggio che lanciano con questa splendida e coraggiosa impresa. La malattia del Parkinson non è un destino segnato e lo sport e l’attività fisica possono aiutare a compensare lo squilibrio chimico prodotto dalla malattia, e dare al nostro corpo stimoli per reagire alla sua aggressività. Del resto, fateveli voi 102 km a tappa per 7 giorni consecutivi, poi ne parliamo!”.
Davvero bello ed emozionante il loro arrivo nella splendida cornice di piazza Duomo. Così commenta Marco Bartolomeo Mantegazza, presidente dell’associazione Parkinson Crema. “La Bike Riding for Parkinson’s Italy 2021 vede coinvolti 25 ‘parkinsonauti’, come amano definirsi, quasi tutti parkinsoniani, che stanno pedalando da quasi una settimana lungo il Po, fino a Venezia, dove giungeranno domani. Hanno attraversato campagne e città della nostra splendida Italia, incontrando sul percorso associazioni di ogni genere, autorità, amici e sportivi”.
L’importante e piacevole novità 2021 è la partecipazione qualificata proprio de La Tartaruga Odv- Associazione Cremasca Parkinson e Disturbi del Movimento. “Una partecipazione significativa che ha visto la nostra Annalaura Maurin, vicepresidente de La Tartaruga, far parte dell’impresa”. Il progetto partorito in pieno lockdown, ha come mission attraversare l’Italia, alla ricerca delle associazioni, presenti sul percorso, che si occupano di Parkinson, allo scopo di’incontrare a ogni tappa i soci, i pazienti e i loro familiari, “testimoniando, anche attraverso le loro storie, l’importanza di sport e movimento per affrontare e rallentare i sintomi della malattia. Parkinson non ci fermerai!”, il commento finale di Mantegazza. Restano solo gli applausi.