Martedì pomeriggio è stata presentata una ‘prima produzione’ del Teatro San Domenico che andrà in scena domani, domenica 27 giugno nel cortile di palazzo Terni de Gregory (in caso di maltempo probabilmente verrà proposta sul palco del teatro cittadino o nel salone del palazzo, una scelta ancora da definire…): si tratta dello spettacolo Allegra malinconia in Bandello e Ruzante, testo a cura di Nuvola de Capua che lo ha tratto dalle Novelle di Matteo Bandello: I-XLVI, I-XXXIV e dal teatro di Angelo Beolco detto Ruzante che scrisse Reduce, Bìlora, cui si aggiunge una canzone a ballo su una lettera di Andrea Calmo e un ricordo da La vita, il sogno, di Franco Loi. Per la consulenza letteraria gli intervenuti alla presentazione hanno ringraziato Vittorio Dornetti e Annamaria Cabrini mentre la performance vedrà esibirsi Luciano Bertoli e Nicola Cazzalini e personaggi da “Il cantiere delle idee” di Rosa Messina cui si aggiungeranno Debora Tundo, voce, Alberto Simonetti, violino, Fausto Solci, violoncello, Roberto Ricci, percussioni, Alessandro Lupo Pasini, pianoforte e arrangiamenti musicali
Bandello e Ruzante sono autori che hanno lanciato due sguardi diversi sulla crisi di un mondo che si avvia verso lo smarrimento dei propri valori. Nel percorso teatrale l’attenzione è rivolta al rapporto uomo/donna: confronto che va dall’astuzia della donna nello sfogo allegro e beffardo dei sensi, alla pazza e cieca gelosia dell’uomo. In controcanto, la voce del contadino, deluso dalla guerra e dall’amore… I relatori si sono particolarmente soffermati sulla figura di Bendello, domenicano e scrittore che condusse vita mondana e cortigiana piuttosto che religiosa e la cui fama è legata alle sue Novelle (le tre prime parti furono pubblicate nel 1554, la quarta nel 1573). A ogni novella, incentrata su fatti reali o leggende storiche, è premessa una dedica a personaggi del tempo.