“Il Comune di Sergnano è stato condannato dal Tar di Brescia per poca trasparenza per aver negato ai consiglieri comunali di minoranza della lista Sicuramente Sergnano alcuni documenti richiesti –; così la coalizione d’opposizione che racconta – la vicenda parte a novembre quando il consigliere Paolo Franceschini richiede alcuni documenti al Comune di Sergnano; 4 vengono negati e riguardano pali dell’illuminazione problematici al Parco Tarenzi, informazioni sul lodo Scrp, una lamentela sulla mensa delle scuole elementari e un verbale di una riunione su Stogit. Il sindaco Angelo Scarpelli adducendo scuse di riservatezza nega questi atti al consigliere che, convinto che il sindaco stia sbagliando, fa ricorso al Tar di Brescia”.
Il consigliere Franceschini dichiara che “Il lavoro svolto dall’avvocato Elisa Mondardini in modo egregio ha portato il Tar a riconoscere oltretutto che non è ammissibile la giustificazione portata dal Comune che le richieste sono state molte in questi 2 anni di mandato chiarendo poi che il diritto dei consiglieri ad avere informazioni dal Comune non è soggetto a nessun controllo o motivazione. In sostanza ogni tesi portata dalla difesa viene smontata dalla sentenza, ora all’amministrazione comunale non resta che provvedere alla consegna degli atti entro i termini stabiliti dalla sentenza.
“Nell’arco di un anno e mezzo – replica il primo cittadino – abbiamo consegnato alla minoranza 130 documenti richiesti perché li visionassero. Non abbiamo dato solo questi perché pensavamo di non doverglieli dare, non per cattiva volontà”.
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