ESERCIZI SPIRITUALI DEL VESCOVO DANIELE: SECONDA SERATA

Seconda serata degli esercizi spirituali guidati dal vescovo Daniele, questa sera in cattedrale alle ore 20.30.
All’inizio subito un invito all’ascolto di Dio. Poi la lettura del Vangelo delle sorelle di Lazzaro, Marta e Maria, con l’elogio di Gesù a quest’ultima che si pone ai suoi piedi per ascoltare la sua parola: ha scelto la parte migliore, tema appunto della serata di esercizi.
“Apprezziamo Marta che si dà da fare per accogliere l’importante ospite, ha spiegato mons. Gianotti. Il suo atteggiamento dimostra che Gesù veniva spesso nella casa dei tre fratelli a cui voleva molto bene e tra tutti loro si era instaurato un forte legame.”
E soffermandosi su Marta che protesta per l’assenza di Maria e non capisce perché sta lì ad ascoltare Gesù, la ritiene “il simbolo di noi che spesso non ci capiamo e non ci ascoltiamo. Ciò che indebolisce il nostro ascolto è la incapacità di vedere cos’è necessario per l’altra persona.”
“Luca – ha continuato – ci dice che l’ascolto di Gesù è l’unica cosa da fare e Maria è l’immagine perfetta della Chiesa che ascolta il suo Signore, del credente che si lascia mettere in questione dalla parola di Gesù, che lascia che questa parola travolga la propria vita.
D’altra parte Giovanni ci presenta Gesù come il Figlio che ascolta la parola del Padre e i discepoli a loro volta ascoltano Gesù mettendo in pratica la sua parola amandosi tra di loro.”
Nella seconda parte della serata, seguita alla lettura del brano degli Atti in cui si racconta del Concilio di Gerusalemme e della discussione tra gli apostoli sulla questione dell’ammissione dei pagani nella comunità, il vescovo Daniele ha illustrato qual è l’esito di un ascolto vero di Dio: “è quello che conduce alla conversione e al cambiamento della vita. È il Signore che apre il cuore e ci porta alla conversione. Nel Concilio di Gerusalemme, la decisione presa insieme dagli apostoli è frutto di un ascolto reciproco nello Spirito, insomma di un’esperienza che oggi chiameremmo sinodale, espressione della comunione fraterna.
Nella Chiesa di oggi, purtroppo – ha concluso – sembra prevalere non l’ascolto, ma la discussione rabbiosa (non a Crema e di questo ringrazio il Signore, ha precisato). Chiediamo al Signore di crescere nell’ascolto reciproco dove parla lo Spirito.”
La preghiera è continuata nell’ascolto di un brano in tema di Romano Guardini, per concludersi con la preghiera comunitaria e il canto del Padre Nostro.