PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI: Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto!

Celebrata questa sera in cattedrale alle ore 20.30 la veglia di preghiera per l’unità dei Cristiani, presieduta dal vescovo Daniele e guidata da padre Viorel Flestea, responsabile diocesano del dialogo ecumenico.

Presenti anche rappresentati di altre confessioni cristiane: padre Mihail Iesianu della Chiesa Ortodossa Russa e padre Lucian Munteanu della Chiesa Ortodossa Rumena. Il pastore Nicola Tedoldi della Chiesa metodista, era collegato on line. 

La celebrazione è stata trasmessa anche sul canale YouTube de Il  Nuovo Torrazzo e di Radio Antenna5.

La celebrazione s’è svolta in tre parti (tre Veglie) sul tema della settimana di quest’anno: Rimanete nel mio amore: produrrete molto frutto (Gv 15,5-9) scelto dalle delle suore di Grandchamp in Svizzera, secondo il cui metodo di preghiera è stata organizzata la veglia. 

Dopo l’invocazione allo Spirito Santo, la prima Veglia: Rimanete nell’amore di Cristo: l’unità dell’intera persona. Recita del salmo 103 e, di seguito, il diacono permanente Antonino ha letto il Vangelo della vite e dei tralci, che indica lo stretto legame tra Cristo e i suoi seguaci. Due laici hanno proposto le preghiere d’intercessione, seguite da silenzio.

La seconda Veglia, L’unità visibile tra i cristiani, è stata aperta dal diacono permanente Alessandro con la recita del salmo 85, seguito dalla lettura del brano di una lettera ai Corinzi di San Paolo nella quale invita all’unità i suoi fedeli. A conclusione ancora una preghiera d’intercessione, seguita da un gesto di pace.

Per la terza Veglia, L’unità di tutti i popoli e con il creato, lo stesso schema: salmo 96, lettura del brano dell’Apocalisse con la visione dei 144.000 che cantano le Lodi del Signore, seguito da un inno al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo della tradizione ortodossa, cantato in lingua romena da padre Lucian.

È toccato poi al pastore Nicola commentare, via streaming, il Vangelo della vite e i tralci, nel quale “viene descritta la catena di relazioni che lega ciascuno di noi a Dio attraverso Gesù, la vera vita. Un tralcio staccato è un nulla, ma se resta attaccato alla vite porta frutto. E Gesù ha bisogno di noi per portare frutto. 

I tralci – ha continuato – portano la linfa e sorreggono il grappolo. Noi Cristiani, uniti a Cristo vite, siamo coloro che fanno frutto e lo possono sorreggere perché gli altri lo colgano.”

Il pastore della Chiesa metodista ha invitato infine ad atti d’amore e di riconciliazione per sanare le divisioni che abbiamo creato, perché “siamo chiamati tutti ad essere una sola cosa in Cristo.”

Altra preghiera d’intercessione, canto del Padre nostro, ringraziamenti da parte di tutti i presenti, compresi il vescovo Daniele e padre Viorel che ha invitato alla celebrazione ortodossa di sabato 30 gennaio presso la chiesa di Santa Maria Stella in via Civerchi.

La celebrazione s’è conclusa con la benedizione finale.