Un errore nella comunicazione dei dati? Un errore nella loro valutazione? Al di là del rimpallo di responsabilità tra Governo e Regione in merito alla classificazione della settimana scorsa che aveva posto la Lombardia in zona rossa, arriva la rettifica. Da domenica 24 gennaio il nostro territorio regionale tornerà in zona arancione.
Questo cosa significa?
Ecco per punti: permane il divieto di spostamento tra Regioni (per ora fino al 15 febbraio anziché fino al 5 marzo), ma sono consentiti gli spostamenti all’interno del proprio Comune e dei piccoli Comuni fino a 5mila abitanti ed entro i 30 km, con l’esclusione dei capoluoghi di provincia, sempre solo tra le 5 e le 22 (restano sempre possibili gli spostamenti per lavoro, salute o necessità); visite ad amici e parenti permesse nel proprio Comune una sola volta al giorno e per un numero massimo di due persone non conviventi oltre a minori di 14 anni e non autosufficienti; riaprono i negozi anche quelli nei centri commerciali che però dovranno restare chiusi nel fine settimana e nei giorni festivi e prefestivi (sempre aperti farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie e vivai); bar e ristoranti restano chiusi, ma è consentito l’asporto presso i bar (locali con cucina) fino alle 18 e dai ristoranti fino alle 22, mentre è sempre consentita la consegna a domicilio.
Restano chiusi musei, mostre, teatri, cinema, palestre e piscine, aperti i centri sportivi e scuola in presenza al 100% per infanzia, Elementari e Medie; alle Superiori periodi di didattica alternata per minimo il 50% e fino al 75% degli studenti; Università aperte o chiuse su decisione autonoma del singolo Ateneo, a seconda dell’andamento dell’epidemia; sempre sospese le attività di sale scommesse, bingo, sale giochi e slot machine, anche in bar e tabaccherie.