Il Movimento Cinque Stelle cremasco ha emanato un comunicato nel quale ha rimproverato il Comune di Crema e tutto l’ambito cremasco di non aver ancora attuato i Puc, cioè i progetti di lavori utili che coinvolgano i percettori del Reddito di cittadinanza.
“Scrivere ‘perché non li fate lavorare?’ è facile, invece avere a che fare con una misura complessa, mal strutturata, contradditoria, è un altro paio di maniche. Gli operatori sociali raccontano di difficoltà nella gestione della piattaforma GePI a cui è legata l’attivazione della polizza INAIL, un’assenza di dialogo tra piattaforme che implica un rischio assicurativo per queste persone perché i dati non sono mai aggiornati e si potrebbero attivare i PUC per coloro che hanno già concluso il beneficio”, si legge in una nota che giunge da palazzo comunale.
Nonostante queste premesse, l’attivazione dei PUC ha subìto rallentamenti, ma è ancora possibile. Nel corso di questi mesi, seguiti alla fase più critica dell’emergenza dove anche il sistema sociale è stato sottoposto a un pesante stress test, Comunità Sociale Cremasca, in stretto raccordo con il Comune di Crema, ente capofila della programmazione, si è attivamente impegnata per proporre ai Comuni la soluzione gestionale più adeguata ed efficiente per il nostro contesto. “Dopo un approfondimento sulla definizione di una proposta operativa di gestione centralizzata, coerente con il dettato normativo, non facile per un territorio come il Cremasco e che ha necessitato di ragguagli a chiarimenti al ministero ottenuti solo nelle ultime settimane”, si è immediatamente avviata una procedura a evidenza pubblica, datata 18 dicembre e consultabile sul sito Internet di Csc, per individuare soggetti in grado di erogare servizi accessori propedeutici all’attivazione dei progetti utili alla collettività (visite mediche, formazione per la sicurezza sul lavoro, formazione specifica).
Nei prossimi giorni verranno inoltre raccolte le candidature dei Comuni – e ci sarà anche Crema – che intenderanno mettere a disposizione postazioni per i beneficiari del reddito e per i quali sarà possibile aderire lungo tutto il corso dell’anno in base alle necessità rilevate. Al termine del procedimento di gara e in seguito alla raccolta delle candidature proposte dai Comuni, sarà possibile dare avvio alle prime progettualità. “Si informa perciò – fatto che il M5S cremasco conosce già – che entro fine mese i Comuni renderanno disponibili le proprie postazioni e a seguire verrà attivata anche una collaborazione con il terzo settore locale con apposita e nuova manifestazione d’interesse”.
“I cinquestelle faticano a riconoscere, per ragioni facili da intuire, il flop di questa misura, che pure ormai è stato stabilito in modo indiscutibile”, commenta il sindaco Stefania Bonaldi. “La stessa Corte dei Conti ha rilevato che, al fronte dei quasi 4 miliardi erogati, solo 20 mila persone, il 2% dei percettori, hanno trovato un’occupazione tramite questa misura. Taccio la figuraccia sui navigator. La realtà vissuta da ogni ente è l’esclusione dei nuclei familiari più numerosi e, come ripetuto a chiare lettere dall’Ufficio parlamentare di bilancio, un organismo indipendente di vigilanza, l’RdC non ha influito sull’occupazione né come si sperava sulla povertà, tanto che nel piano delle riforme del governo è prevista una profonda revisione di questo strumento. Forse i cinquestelle cremaschi si sono persi questa notizia. Tuttavia, i comuni del Cremasco si attiveranno presto e si renderanno disponibili. La somma della crisi sanitaria e l’astrusità burocratica prodotta da questa legge suggerirebbe un approccio più mite e consapevole da parte di Draghetti e Degli Angeli, anche per non alimentare una frustrazione nella popolazione nella realtà dei fatti priva di fondamento”.