Quale valorizzazione del patrimonio di Finalpia per la città? Se lo chiedono – in una inusuale “alleanza” – i consiglieri comunali Laura Zanibelli (Forza Italia) e Sandro Di Martino (Polo Civico).
“Le cause della grave situazione attuale in cui versa Fondazione Finalpia sono da ricondursi senza tema di smentita a livello politico al Pd e, a livello amministrativo, al sindaco Stefania Bonaldi e al CdA di Finalpia, dalla stessa interamente nominato”, dichiarano perentori. I tre soggetti nominati non sarebbero stati in grado, in tutti questi anni, di valorizzare e tutelare un importante patrimonio immobiliare e affettivo di tutta la comunità cremasca “e ora non sanno fare altro che proporre la vendita dell’immobile per tentare di porre rimedio alla loro disastrosa gestione”.
Ma la vendita, per Zanibelli e Di Martino, sarebbe un ulteriore “imperdonabile errore” in questo preciso momento storico: il rischio a loro giudizio, sarebbe la “svendita” dell’immobile. “Chiediamo a Pd, sindaco e CdA un cambio di passo e l’assunzione piena delle loro responsabilità politico-amministrative, prendendosi carico seriamente delle sorti della struttura, riconoscendone il valore per la sua originale funzione sociale”. Insomma per i due consiglieri di opposizione è arrivato il momento, per il CdA, anziché di proporre la vendita, “che è la cosa più semplice in situazioni simili”, di assumersi la responsabilità e “proporre soluzioni per valorizzare l’immobile, assicurare un futuro alla struttura e impedire perdite di valore del patrimonio”. Ventaglio di soluzioni che il CdA “dovrà proporre a Bonaldi, organo istituzionale con la maggior responsabilità in questa triste faccenda: lei dovrà decidere senza chiudersi nei suoi uffici, ma condividendo con tutto il Consiglio comunale, organo che rappresenta tutta la comunità”.
Sul tema Simone Beretta, collega di Zanibelli, ha proposto la creazione di un Comitato. “I Comitati risulterebbero strumento per annacquare le responsabilità, che invece devono restare interamente in capo ai diretti responsabili, cioè all’amministrazione, al Pd e al CdA. Troppo facile scaricare sui cittadini e sui corpi intermedi la ricerca di soluzioni a una situazione che vede trascinare una serie di errori commessi negli anni”, commentano la forzista e Di Martino. Che, comunque, apprezzano la disponibilità di alcuni cittadini e di presidenti di corpi intermedi “che per amore della propria città si mettono a disposizione, ma sarebbe scorretto che l’onere venisse trasferito su di loro. La vicenda deve mantenere il livello istituzionale che gli è proprio, commentano.
L’invito ai consiglieri di maggioranza e minoranza è a fare la loro parte per condividere la soluzione migliore per la valorizzazione del patrimonio Finalpia. “Noi restiamo a disposizione e pronti a collaborare per il bene della Fondazione Finalpia e della nostra comunità, per la riconversione di questo patrimonio a favore degli anziani anche con valorizzazione diversa dalle attuali”.