Questa sera alle ore 18.30 il vescovo Daniele ha celebrato il solenne pontificale di Cristo Re. Come noto, questa festa chiude l’anno liturgico che in dodici mesi ripercorre l’intero cammino della nostra salvezza. Domenica prossima ne ricomincerà uno nuovo con la prima domenica di Avvento, nell’attesa della venuta del Messia a Betlemme.
Presente alla celebrazione il neodiacono Cristofer Vailati che ha proclamato il Vangelo.
Nell’omelia mons. Gianotti ha ricordato che il Vangelo letto, quello del giudizio del Re su coloro che l’hanno accolto o no nei sofferenti, è la conclusione dell’ultimo dei suoi grandi discorsi.
L’ultima parola è la promessa della vita eterna. Oggi si accusa la Chiesa di parlarne poco: certo accogliamo questa promessa e questa speranza indispensabile per un cristiano, speranza che sta nel cuore del Vangelo.
Ma come arrivare a questa salvezza? A questo punto lo sguardo ci porta a considerare coloro che sono poveri e sofferenti su questa terra. Il Vescovo ne fa alcuni esempi.
La strada della vita eterna non è l’assalto al cielo, ma la partecipazione alla sofferenza dei nostri fratelli.
Contemplando il crocifisso della Cattedrale, speriamo nella vita eterna che ci ha portato, ma guardiamo anche i crocifissi di questo mondo perché quanto facciamo per loro lo facciamo a Gesù.