“Attraverso specifica nota la Prefettura di Cremona ha chiarito che è possibile spostarsi dal proprio Comune per recarsi dal proprio parrucchiere di fiducia, così come altre attività per le quali esiste un rapporto ‘fiduciario’ quali carrozzerie, gommisti, lavanderie…
Ovviamente muniti di autocertificazione”. Lo riporta il consigliere cremasco regionale dem Matteo Piloni. La nota – arrivata su sollecitazione del mondo economico e produttivo – risponde alle tante domande e ai dubbi sorti nei cittadini che temevano addirittura di non potersi recare in città in queste attività e negozi aperti. Ma sarebbe stato un controsenso non chiuderli e impedire di recarvisi. L’importante è applicare le norme anti-contagio. Ma ecco la norma in dettaglio.
“Con riferimento a quanto in oggetto, si comunica che, ad avviso dello Scrivente [il Prefetto], anche per la provincia di Cremona è possibile consentire ai cittadini, con riferimento alle attività connesse ai “servizi alla persona”, di recarsi anche presso un esercizio ubicato al di fuori del Comune di residenza e/o domicilio, a condizione che i professionisti e i gestori di tali imprese artigianali e commerciali assicurino l’afflusso contingentato della clientela, nonché una corretta applicazione delle attuali e più stringenti disposizioni seguendo “il buon senso e la ragionevolezza” che le circostanze richiedono in un contesto di diffusione del virus, così come quello attuale. Analoga interpretazione può essere effettuata in tutti quei casi in cui la cui clientela possa spostarsi anche fuori dal proprio Comune di residenza e/o domicilio, quali, ad esempio, parrucchieri, lavanderie, autofficine, carrozzerie e gommisti, con i quali l’utenza ha istaurato un “rapporto di fiducia” ormai consolidatosi nel tempo. Logicamente, anche nelle suddette ipotesi, devono essere sempre assicurate le misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica in atto e i cittadini che si recano nei Comuni contigui devono essere muniti di regolare autocertificazione”.