FINALPIA – Beretta (FI): Opera Pia? Presto un Comitato pro fusione con Fbc

“Tutto d’un tratto ho letto che hanno confermato il Cda della Fondazione Opera Pia Marina Climatica Cremasca e mi sono vergognato di questa decisione del sindaco Stefania Bonaldi. La città merita scelte diverse”. Usa parole forti, il consigliere comunale di Forza Italia Simone Beretta, per descrivere la situazione legata al rinnovo del Cda della Fondazione che ha “in mano” l’hotel di Finalpia. 

“Un conto se si stesse andando a scadenza, un altro è tenere lì un CdA con tutto quello che è successo: le infiltrazioni mafiose, i soci che se le danno (su giornali e social) di santa ragione… con tutto ciò in ballo non hanno trovato di meglio che confermare questo Consiglio di Amministrazione? Il CdA andava cambiato completamente!”. Il consigliere forzista è convinto che “dopo quello che abbiamo scoperto, ovvero una carenza di controllo palese, mi vien da dubitare quando il presidente Pierpaolo Soffientini dichiara che non s’è accorto di nulla di quanto stava accadendo sotto il loro naso. Come se fosse dal giorno prima che non ottemperavano a quello che dovevano fare!”, prosegue severo nell’analisi dei fatti. Al CdA l’azzurro addita “l’incapacità di gestione di un patrimonio pubblico, che storicamente appartiene a tutti i cremaschi”. Per Beretta il recente rinnovo (si legga qui sopra) è un errore grave: “Come faccio a tenere un presidente che ha chiesto due volte soldi all’amministrazione (che glieli ha dati) comunale? Perché non è stata fatta alcuna ingiunzione al privato che stava gestendo l’immobile?”, s’è chiesto nell’infuocata conferenza.

E la soluzione per il futuro allora qual è? “È in corso una partita appena cominciata: c’è chi pensa di vendere, io penso invece che l’unica soluzione possibile sia una fusione per incorporazione con la Fondazione Benefattori Cremaschi, il solo strumento che abbiamo per tutelare questo patrimonio dell’intero territorio cremasco”. A giudizio dell’ex assessore della Giunta Bruttomesso, la nuova realtà nata dalla fusione di Fbc e Opera Pia, “avrebbe poi le capacità economico-finanziarie necessarie alla gestione, rafforzando nello stesso tempo il proprio patrimonio”. Certo Beretta riconosce che, al momento, (“a quanto ne so”) non c’è un punto di equilibrio tra le due Fondazioni. Certamente però “il Cremasco e la città non possono essere avulse dalle loro Fondazioni. Non c’è ragione di vendere ora”. Le domande del consigliere di FI non sono finite. “Cosa c’entra il Partito Democratico nella vendita? Perché è quest’ultimo a dettare l’indirizzo politico? (si legga sempre l’articolo d’apertura, ndr)”. 

Il consigliere di minoranza informa che a breve sarà creato un Comitato con obiettivo proprio la fusione, coinvolgendo la città e tutto il Cremasco, professionisti, cittadini e sindaci… se poi Bonaldi vorrà andare avanti a spaccare il territorio, faccia pure! Il sindaco batte Trump 20 a 0 in termini di decisionismo. Non ascolta proprio nessuno!”, ha tuonato l’esponente di Forza Italia. Prima dei saluti un ultimo pensiero: “Non si fanno queste operazioni a un anno e mezzo dalle elezioni amministrative ”.