Santuario di Caravaggio – È tempo dell’ascolto. Inaugurata la Casa di Maria

Il nuovo anno pastorale è iniziato all’insegna dell’ascolto, uno degli insegnamenti di Gesù. Oggi più che mai le persone sentono il bisogno di essere ascoltate, di parlare e confrontarsi. Queste necessità sono state espresse e rimarcate più volte dal vescovo di Cremona, monsignor Antonio Napolioni durante l’annuale pellegrinaggio diocesano, svolto nel pomeriggio di ieri presso il Santuario di Santa Maria del Fonte, insieme a Omobono patrona della Diocesi.
Un appuntamento tradizionale per i fedeli cremonesi – in tanti hanno deciso di partecipare di persona, altrettanti invece lo hanno seguito via streaming attraverso i mezzi di comunicazione della Diocesi – con un format del tutto particolare. La santa Messa delle ore 16, infatti, è stata introdotta da un momento di riflessione, di ascolto appunto, dal titolo Nell’oggi e nel domani di Dio. La realtà e la parola. Un’occasione, come lo stesso Vescovo ha precisato, per ripensare a quanto vissuto nei mesi scorsi e contemplare le prospettive future.

TESTIMONIANZE

Presso l’altare del Crocefisso mons. Napolioni ha dialogato con: il dottor Giancarlo Bosio, primario del reparto di Pneumologia dell’Ospedale di Cremona; suor Paola Rizzi dell’istituto delle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento di Rivolta d’Adda e i coniugi Guerrerio. Tre testimonianze che toccando tre ambiti differenti (la medicina, la spiritualità, la famiglia) hanno ripercorso quanto vissuto nel periodo più difficile dell’emergenza sanitaria: la drammaticità della prova che non ha risparmiato nessuno e che tuttora continua a incombere, le dimostranze d’amore e di diligenza.
Tre racconti, ciascuno intervallato da una breve introduzione musicale, letti in chiave del Triduo Pasquale: il dramma del Venerdì, il silenzio del Sabato e la speranza della Domenica. Una dimostrazione di Chiesa che si mette in ascolto. Al termine di queste testimonianze il Vescovo con i presenti ha rivolto a Santa Maria del Fonte la supplica da lui stesso composta.

SANTA MESSA CON INDULGENZA PLENARIA E INAUGURAZIONE DE ‘LA CASA DI MARIA’

Momento culmine del pellegrinaggio è stata la santa Messa delle ore 16, presieduta da mons. Napolioni sempre presso l’altare esterno e animata dall’Unione Corale. A concelebrare il vescovo emerito Dante Lafranconi, il rettore del Santuario don Amedeo Ferrari e molti sacerdoti della Diocesi. Presenti, a prestare il proprio servizio, anche i seminaristi e i diaconi.
Il Vescovo ha aperto la celebrazione rivolgendo i propri ringraziamenti ai volontari di Unitalsi, che come sempre hanno accompagnato malati e anziani. “Siamo qui per affidare all’intercessione di Maria il tempo che riceviamo da Dio, per viverlo come popolo in cammino. Questo è l’anno pastorale, non un calendario di iniziative pur significative e preziose. È il tempo della salvezza, di Grazia e di amore. È il tempo dell’ascolto di Dio e dei fratelli” ha spiegato Napolioni, aggiungendo di aver ripreso le visite pastorali e auspicando a un ritorno alla normalità, “molto più bella, più sana, più intelligente e più fedele alla volontà di Dio che quella finora vissuta”.
Facendo riferimento alle letture, in particolare al Vangelo, il Vescovo ha sottolineata la necessaria presenza di “una donna, una mamma, per noi cristiani Maria, per purificare il nostro cuore, per crescere nella verità e nella carità”. Ritornando poi sulla questione dell’ascolto ha definito Maria come “la donna del perfetto ascolto della parola del Signore. È colei che ha ascoltato con grande umiltà e profondità e che ci ha donato la parola fatta carne”.
Napolioni ha sottolineato la necessità di molti di essere ascoltati perchè a causa della pandemia c’è tanta solitudine e disperazione. Per rispondere a questa esigenza dunque è nata La casa di Maria, un nuovo spazio presso il Santuario (sotto i portici, al numero 7), inaugurato dallo stesso Vescovo dopo la Messa all’insegna dell’apertura, accoglienza, ascolto, annuncio e accompagnamento. Potranno accedere tutti coloro che lo desiderano, ogni sabato dalle 9.30 alle 18, con possibilità di incontro anche in settimana. La nuova Casa – composta da cucina, salotto, sala di preghiera – sarà aperta dalle Suore Adoratrici di Rivolta d’Adda e dall’Associazione Famiglia Buona Novella. Per maggiori informazioni casadimaria@santuariodicaravaggio.org.
Domenica si è celebrata anche la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato e Napolioni ha auspicato che tutti si possano fare carico di questa drammatica emergenza “affinché ci sia futuro di giustizia e di prosperità in tutti i Paesi, che nessuno sia più costretto di lasciare la propria terra, casa”.
Al termine i ringraziamenti del rettore e del Vescovo a tutti i volontari, molto attenti a far rispettare le norme antiCovid, e l’impartizione dell’indulgenza plenaria.