38 anni, originaria di Pizzo Calabro, Paola Liotta si è tolta la vita sabato nel primo pomeriggio a Crema dandosi fuoco in un campo lungo via Milano, a pochi passi dal ristorante Il Mezzo. Era ospite di un centro psichiatrico dal quale si era allontanata.
La sua morte, contro la quale nulla ha potuto un uomo che ha sfidato le fiamme per cercare di spegnere quelle che stavano avvolgendo il corpo della 38enne, ha destato sdegno in città per il mancato intervento di altre persone presenti nel momento della tragedia. Persone che si sono limitate a riprendere il dramma con il telefonino.
La situazione era stata stigmatizzata dallo stesso autore del tentato salvataggio e dal sindaco Stefania Bonaldi. La Procura indaga perché potrebbe profilarsi l’ipotesi di omissione di soccorso per tutti quelli che avrebbero potuto fare qualcosa e sono rimasti impassibili con tanto di telefonino puntato verso la tragedia.
Il sabato nero di Crema aveva conosciuto, nella prima serata, un’altra vittima. Si tratta di una 55enne senza fissa dimora originaria del Bresciano trovata cadavere con ferite d’arma da taglio al petto negli stabili della ex Ferriera. L’autopsia che dirà di più su cause e dinamica della morte è slittata a oggi.
