Pipèto o Nusèt, una ricetta antica e gustosa

Pro Loco Vincenzo

“Con l’arrivo dell’inverno, le brave massaie cremasche, come accorte formichine, si preparavano a mettere in dispensa tutto ciò che poteva essere utilizzato durante il lungo periodo freddo (il grasso d’oca, la sugna, il lardo, i salami e le pancette solo per citarne alcuni) […] Nel tardo autunno le ormai desolate zolle dei nostri orti andavano a ospitare i tenui fittoni della verza tardiva lombarda che […] diveniva, dopo alcuni mesi, abbondante materia prima o di accompagnamento a molte pietanze” con queste parole inizia il breve libretto scritto da Vincenzo Cappelli, presidente della Pro Loco cittadina, Pipèto o Nusèt, stampato a cura di Francesco Bianchessi per l’ormai nota Éditions Later, ulteriore contributo alla raccolta di pubblicazioni in vendita alla Pro Loco e che vogliono raccontare tanti aspetti del nostro territorio e della nostra cultura, compresa quella gastronomica.
Dopo la prima pubblicazione dedicata al tortello cremasco e altre di diversi argomenti, tocca ora al “pipetto”, ricetta tipica cremasca descritta nella sua tradizione e nella sua esecuzione dall’autore, in 16, snelle paginette, ricetta compresa. Un contributo ‘gustoso’ alla tradizione culinaria cremasca che omaggia una pietanza tanto antica quanto squisita, da scoprire, per chi non la conoscesse, o da reinserire nei propri menù, specie invernali, per chi l’avesse accantonata.
Meritevole di attenzione anche il bel disegno dell’artista Libero Donarini che, proprio in copertina del volumetto, descrive tutta l’abbondanza di una bella verza.
Un piccolo libro da collezionare per tutti gli amanti della ‘cremaschità’.