Ogni mattina e nel tardo pomeriggio alcuni bambini che vivono in via Carlo Urbino, aspettano il passaggio dei pullmini con a bordo i loro ormai “amici medici cubani” per un saluto, sventolando la bandierina di Cuba. Insomma tra questi piccoli cremaschi e gli uomini della brigata attivi all’ospedale da campo e al reparto Covid del “Kennedy” è nata un’amicizia… internazionale!
Ormai si tratta di un rituale quotidiano quello dell’incontro e del saluto. Settimana scorsa i bambini hanno voluto ringraziare a loro modo i medici con musica cubana, bandiere italiana e cubana. Sono state scattate diverse fotografie e i medici hanno regalato al più piccolo un camice bianco, taglia bambino, e uno stetoscopio con dedica. Una scena dolce, poetica, d’altri tempi. Anche questa è Crema al tempo del Coronavirus.
“Grazie a questi nostri piccoli concittadini e ai loro genitori, che con questo piccolo, meraviglioso gesto mostrano il cuore bello e genuino della nostra città. Grazie poi ai nostri fratelli cubani che, con il loro gesto generoso e altruistico, hanno saputo far affiorare i sentimenti migliori della nostra comunità. Grazie di cuore, infine, ad Augusto, che, con premura, mi ha raccontato questa fantastica storia e a coloro che mi hanno consentito, con un tag, di ottenerne anche le immagini, riprese e magicamente raccontate anche dalla giornalista cubana Rosy Amaro Pèrez sul suo profilo!”, il commento del sindaco Bonaldi.
