Controlli – Carabinieri Forestali in campo non solo sul fronte Coronavirus

Durante le Festività Pasquali, aventi quanto mai carattere di eccezionalità ed anomalia per l’emergenza sanitaria in corso, i Carabinieri dei Gruppi Forestali coordinati dal Comando Regione Forestale Lombardia hanno mantenuto inalterate le attività di vigilanza negli ambiti territoriali di specifica competenza. Così sarà fino alla fine dello Stato di Emergenza.

L’attività di perlustrazione è al momento principalmente finalizzata e connessa all’attuale periodo di alto rischio incendi boschivi. “Le pattuglie dei Carabinieri Forestali – spiega il comandante, generale Simonetta De Guz – stanno allo stesso tempo concorrendo ai controlli finalizzati al contenimento del Coronavirus negli ambiti territoriali specifici. Già diversi soggetti infatti sono stati sanzionati in quanto, senza alcun valido motivo, sono stati trovati a passeggio in aree naturalistiche, a fare bird watching, a far legna in bosco, a praticare sci alpinismo, in bicicletta in aree parco urbane, a pescare o a fare escursioni nella nota sentieristica alpina e prealpina Lombarda”.

I militari dell’Arma proseguiranno al contempo l’attività di repressione del ‘bracconaggio’ alle specie selvatiche “anche e soprattutto in considerazione dell’attuale basso livello di pressione antropica e direttamente collegata dispersione di animali selvatici in luoghi urbani e periurbani. Continueranno altresì i controlli sugli animali esotici ed in via d’estinzione, tutelati dalla convenzione di Washington (CITES) e di specifica competenza dei 5 Nuclei Cites Carabinieri distribuiti sulla Regione”.

Mentre in montagna i controlli sono legati al discioglimento delle nevi e alle connesse eventuali criticità idrogeologiche, nelle zone di pianura “ad alta vocazione agricola e zootecnica (attività economiche autorizzate in deroga a misure di contenimento) i monitoraggi ambientali dei Carabinieri Forestali sono prevalentemente finalizzati al rispetto delle normative ambientali riguardanti la ‘Direttiva Nitrati’ (controllo corretto spandimento liquami), il regolare utilizzo di agrofarmaci, la corretta gestione dei rifiuti aziendali e, più in generale, la tutela delle matrici acquatiche quali laghi, fiumi, torrenti e rogge da illeciti sversamenti o scarichi non a norma”.

Fino a termine dell’emergenza sanitaria, le 67 Stazioni Carabinieri Forestali, sorveglieranno ed accudiranno il prezioso patrimonio naturalistico e di Biodiversità della Regione Lombardia, in attesa di essere, quanto prima, nuovamente goduto e valorizzato dalla cittadinanza.