Il Lions Crema Host, il Lions Crema Serenissima e la Sezione di Crema dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti), lo scorso venerdì 31 gennaio si sono riunite in un intermeeting, presso il ristorante Nuovo Maosi di Crema. Tema della serata Economia/imprenditoria: quali aspetti il nostro territorio può beneficiare o essere catalizzatore per altri Paesi, con la presenza del presidente dell’Associazione Industriali di Cremona, dott. Francesco Buzzella.
All’evento hanno partecipato oltre ai soci, il consulente ecclesiastico Ucid don Pierluigi Ferrari, i rappresentanti delle istituzioni e della politica locale – il presidente della Provincia Mirko Signoroni ha inviato un messaggio – tra cui l’assessore ai Lavori pubblici di Crema, Fabio Bergamaschi e diversi sindaci del territorio cremasco.
Dopo i saluti di Pierfranco Campari, presidente Lions Crema Host, Fausto Antonio Locatelli, presidente Lions Crema Serenissima e Franco Agosti, per l’Ucid, è stato introdotto il tema dell’incontro, con il riferimento al piano di sviluppo promosso dall’Associazione Industriali e realizzato da The European House-Ambrosetti: il Masterplan 3C. Un documento realizzato dal prestigioso “studio”, attraverso l’elaborazione di scenari innovativi su temi prioritari per il territorio, partendo proprio dalle “C” a cui il Masterplan, presentato lo scorso maggio, fa riferimento, che richiamano tre dimensioni tra loro strettamente collegate: crescita, competitività e coinvolgimento, raggiungibili attraverso creatività, cambiamento e comunicazione, mettendo a sistema le eccellenze dei territori di Cremona, Crema e Casalmaggiore.
Nel suo intervento partendo proprio dal Masterplan 3C, il presidente Buzzella ha rappresentato la fotografia dell’economia provinciale e delle sue eccellenze. Dall’importanza della metalmeccanica e della siderurgia, alle filiere esistenti: dall’agroalimentare con la filiera del latte, a quella dei prodotti da forno, dalla filiera del pomodoro, a quella della cosmesi, che interessa particolarmente il nostro territorio cremasco. In questo comparto, infatti, operano 22 imprese con circa 800 addetti e una dimensione media di 35 dipendenti ciascuno, di gran lunga più ampia rispetto alle altre realtà facenti parte del quadrilatero della cosmesi (le aree di Milano, Bergamo, Lodi e, appunto, il Cremasco).
Una grande quantità di dati elaborati con indici matematici, hanno portato il presidente Buzzella a focalizzare le sue considerazioni sulla parte relativa alle infrastrutture.
E è proprio il tema delle infrastrutture, il punto da approfondire, perché l’indice provinciale si attesta sul 70, inferiore rispetto alla media lombarda che è di 110. Questo consente di fare diverse valutazioni, partendo dalla considerazione che le infrastrutture rappresentano il fattore abilitante, dando valore ai territori e senza le quali, in un mercato globale i problemi possono solo ampliarsi.
L’intermeeting s’è concluso con il coinvolgimento e apprezzamento dei tanti presenti, sollecitato dall’azione catalizzante dei tre club che hanno convenuto su questa tema.