Il percorso di visita si estenderà al coro e alla sacrestia, inoltre, in via eccezionale, saranno esposte due opere attribuite a Gian Giacomo Barbelli. Interverranno Christian Campanella (architetto e docente di restauro architettonico), don Giorgio Zucchelli (direttore de Il Nuovo Torrazzo, giornalista e storico dell’arte) e il M° Alberto Dossena (organista e organologo).
L’EDIFICIO
Il più antico documento che fa riferimento esplicito alla chiesa della Santissima Trinità in Crema è il privilegio di papa Urbano II emanato da Piacenza il 16 marzo 1095 a favore dell’abate di Cluny, Ugo. Nei secoli, altri edifici sacri hanno preceduto l’attuale, capolavoro dell’architettura barocca nel territorio cremasco, costruito tra il 1737 e il 1740, dopo la demolizione della chiesa preesistente, attribuito all’architetto Andrea Nono, capomastro e direttore dei lavori.
Sviluppata in altezza e inserita in uno spazio stretto tra altri edifici, la chiesa della SS. Trinità sorge all’inizio di via XX Settembre e spicca per il fasto e l’effetto scenografico creato dalle sue due facciate; il prospetto più imponente, su via XX Settembre, è affiancato dal campanile, l’altro fronte, posto ad angolo con uno spigolo arrotondato, è la facciata principale e prospetta su un vicolo. L’interno presenta un apparato decorativo sfarzoso e le finte prospettive dell’abside e della cupola. Tra le tele che ornano le cappelle vi sono opere di Pompeo Batoni, Callisto Piazza e Federico Bencovich. Sopra la bussola della porta centrale è collocato il monumento funebre, con la statua, del condottiero Bartolino Terni (morto nel 1518), del veneto Lorenzo Bregno.
L’organo, un tempo Serassi, si trova sopra la bussola d’ingresso sud, in una cassa decorata da festoni e capitelli, realizzata nel 1785 da Giacomo Caniani e dorata nel 1829 da Giovanni Mora. Lo strumento attuale è un “Benzi e Franceschini” del 1909, restaurato dalla ditta Cav. Pacifico Inzoli nel 2006.
Per informazioni: crema@delegazionefai.fondoambiente.it, fb delegazionefaidicrema. L’evento è aperto a tutti a contributo libero, senza necessità di prenotazione. Sarà possibile iscriversi al Fai o rinnovare l’iscrizione in loco