Il 2020 parte secondo i migliori auspici per l’amministrazione comunale Perrino. Quest’anno, infatti, chi è al governo del paese intende avviare il cantiere della nuova scuola primaria, opera “storica” per il piccolo borgo alle porte di Crema. Intanto è stato avviato il bando di gara.
Dalla Regione arriverà un contributo da 1 milione e 600.000 euro su una spesa pari a oltre 2 milioni di euro. Per la quota restante rispetto al finanziamento pubblico, a carico delle casse comunali, la Giunta ha comunicato da tempo di aver già messo da parte 230.000 euro, vendendo un appartamento di proprietà comunale e un’area, sempre della pubblica amministrazione, in zona industriale.
Dalla Regione arriverà un contributo da 1 milione e 600.000 euro su una spesa pari a oltre 2 milioni di euro. Per la quota restante rispetto al finanziamento pubblico, a carico delle casse comunali, la Giunta ha comunicato da tempo di aver già messo da parte 230.000 euro, vendendo un appartamento di proprietà comunale e un’area, sempre della pubblica amministrazione, in zona industriale.
“Il bando per la nuova struttura scolastica, pubblicato lunedì 13 gennaio, prevede una tempistica di costruzione di tredici mesi, ma per fare ancora prima abbiamo inserito la clausola di assegnazione di un ulteriore punteggio a chi si impegnerà a terminare la scuola in un anno solare”, spiega il primo cittadino cremosanese, Raffaele Perrino. Obiettivo dell’amministrazione comunale è il trasloco degli alunni del paese già nell’anno scolastico 2021-2022. Staremo a vedere. “La procedura di gara è stata avviata e siamo soddisfatti. La base d’asta è di 1.600.000 euro circa, che è l’importo che abbiamo avuto come contributo da Regione Lombardia”, conferma il sindaco.
La scuola – come è ormai cosa nota – permetterà di liberare gli spazi di quella attuale, che saranno reimpiegati per altro. Il nuovo immobile sarà costruito tutto su un piano, con abbattimento totale delle barriere architettoniche. L’edificio si comporrà di sette aule e una sala polifunzionale con accesso esterno, in uso sia per la didattica sia per appuntamenti e iniziative dedicati alla popolazione residente. Non mancherà un locale mensa, anche se i pasti saranno comunque preparati nella cucina della scuola materna.
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