PANDINO – Libera Associazione Artigiani sempre più vicina agli imprenditori. Inaugurata la nuova sede

Presente a Pandino da oltre quarant’anni, la Libera Associazione Artigiani ha inaugurato, sabato mattina, la nuova sede di piazza Vittorio Emanuele III, al civico 11. Una trentina i convenuti al taglio del nastro di questo importante spazio, che testimonia ancora una volta la vicinanza dell’associazione agli artigiani del territorio, nonché la volontà di dare impulso al tesseramento di nuovi associati e all’azione della Libera. 

 

“Siamo felici di avervi qui all’inaugurazione della nuova sede – ha esordito il direttore Renato Marangoni –. Ci siamo spostati di poco, ma ci auguriamo sia un nuovo inizio, anzi l’avvio di una vera e propria espansione in questo territorio”. La sede pandinese garantisce servizi di contabilità, consulenza fiscale-tributaria, paghe e gestione del personale, gestione colf e badanti, redditi, consulenza societaria, adempimenti e successioni ereditarie, consulenza legale e finanziaria, patronato.
Al fianco di Marangoni, il presidente di Libera Marco Bressanelli, il vicepresidente Angelo Valota (che, da pandinese, s’è speso in prima persona per raggiungere l’obiettivo), ma anche il past president dell’associazione, Giuseppe Cappellini, la segretaria della sede di Crema, Emilia Dossena e la “collega” operativa a Pandino, Mirella Marazzi, diversi consiglieri e membri della Giunta, le commercialiste dell’associazione Matilde Fiammelli ed Eleonora Agazzi.

Non ha fatto mancare la propria vicinanza il Comune di Pandino, presente con il sindaco Piergiacomo Bonaventi, la vice Francesca Sau e altri rappresentanti comunali. “Ci fa molto piacere essere stati invitati – ha dichiarato il primo cittadino pandinese –. Come amministrazione siamo pronti a supportarvi e riteniamo importante la vostra presenza. Ci impegneremo sempre più per far sì che le realtà produttive restino e, perché no, possano aumentare sul nostro territorio. I nostri assessori sono ‘sul pezzo’ e con Regione e Governo il dialogo è aperto”. Il sindaco non ha mancato di criticare la troppa burocrazia richiesta al mondo artigiano: “Le carte ci stanno affossando, invece gli imprenditori devono essere agevolati”, ha ribadito con forza. 

L’onorevole Claudia Gobbato, di casa a Pandino, s’è detta contenta per il bel ritrovo: “Oggi è una giornata importante per tutta la comunità – ha affermato –. Quando si apre una sede di un’associazione di categoria significa che il territorio è vivo. Grazie alla Libera Associazione Artigiani che tutela come si deve gli imprenditori e gli artigiani e dà loro sostegno competente. Non si può fare a meno della Libera. Purtroppo nell’ultima Legge di Bilancio alcune manovre che aveva proposto, con rammarico, sono state tolte. Ma gli artigiani sono il motore dell’economia, non li lasceremo mai soli, anzi combatteremo al vostro fianco e vi ascolteremo. Questa è l’Italia che ci piace, l’Italia che produce e che valorizza le imprese”.

Di seguito, prima dell’ottimo rinfresco nel bar attiguo alla sede, la chiosa, affidata al presidente Bressanelli: “Per noi questo è un momento fondamentale. Rinnovare questa sede è dare continuità a quello che facciamo da settant’anni, sostenere gli artigiani! Pandino per noi è importantissimo. Quale è la connessione più veloce? Quella dei telefonini oppure la presenza diretta sul territorio?”, s’è chiesto provocatoriamente. Scontata la risposta. “Esserci è nel nostro Dna, è nel Dna degli artigiani; esserci significa allora essere al fianco dei nostri artigiani, qui e ora, e sostenerli con i nostri servizi. Un artigiano deve dare soddisfazione al proprio cliente e noi di Libera questo facciamo con loro. Gli artigiani e gli imprenditori di Pandino devono sentirsi parte attiva di questa associazione”. 

Infine un pensiero per i giovani, rappresentati nell’occasione dal presidente Fabrizio Faciocchi, Martina Marangoni, Andrea Zanaboni e Nicola Crespiatico. “Dobbiamo tornare a far credere loro che, nonostante tutto, è possibile fare impresa nel nostro Paese, anche se con la nuova Legge elettorale il nostro territorio sarà sempre meno rappresentato e ciò non va bene. L’augurio è che le politiche attive del lavoro permettano alle attività di svilupparsi sempre più”, ha concluso Bressanelli.
“Non resta che iscriversi all’associazione!”, la battuta finale di Marangoni. In alto i calici, lunga vita alla nuova sede della Libera Artigiani.