Una scrittura originale che scaglia una volta di più la simbologia di questo ‘mito’ contro la nostra contemporaneità. Con vesti sgangheratamente complottiste e una spiritualità naif, accompagnato da Sancio, disorientato adepto, il nostro Don intraprende un corpo a corpo disperante e “comico” contro un mondo sempre più virtuale, spinto a trovare l’origine del male nel sistema che lo detiene. Dall’improbabile rifugio in cui si è rintanato, lotta per mantenere intatto il suo pensiero critico coltivando ancora un’idea: “l’idea”. Unica finestra sull’esterno (o su altri interni) una teoria di schermi che s’affaccia su personaggi e mondi annodati, interferenze che spronano i nostri eroi all’Azione, a una qualche azione. E se, nella giostra di pensieri che galoppano progressivamente verso l’inevitabile delirio, le menti malefiche dei giganti delle multinazionali sono il nemico contro cui scagliarsi, l’Amore è ancora il vento che soffia e muove, anche se Dulcinea, intrappolata in una webcam, può svanire dolorosamente per un banale blackout.
Nel Donchisci@tte con Benvenuti e Fresi lo spettatore viene accolto in sala e si accorge subito che non ci sono barriere: il sipario è aperto su una stanza, probabilmente un garage con delle luci al Neon a intermittenza; in scena pochi oggetti: una sacca da box, un compressore, una brandina. Niente di strano tranne due armature simil samurai appese alla parete. Benvenuti veste i panni di Don Chisciotte, un pazzoide che vede cospirazioni in ogni azione che si manifesta nel mondo, in quanto la casualità non esiste secondo il suo stesso credo. Il moderno cavaliere non esce mai da quella stanza ma comunica con il mondo tramite il suo Canale Youtube, aiutato da Fresi, il suo scudiero, che si rivelerà poi essere una persona molto importante nella sua vita.
Biglietti: euro 20 /18/16/14, acquistabili presso i consueti punti vendita. Per informazioni e prenotazioni: 0374/350944 – 348/6566386 – biglietteria@teatrodelviale.it.