“Fredo e i suoi fratelli” è il titolo del nuovo libro dedicato ai Caduti della Seconda Guerra Mondiale di Pandino, Nosadello e Gradella. Sarà presentato sabato sera, alle ore 21 presso la Sala Civica di via Bovis a Pandino.
La pubblicazione consiste in storie inedite, scoperte, documenti e immagini. Il tutto viene arricchito, alla fine, con l’elenco di tutti i pandinesi chiamati alle armi e partiti per la Seconda Guerra Mondiale. “Fredo e i suoi fratelli” è il frutto di una ricerca impegnativa e complessa a cui gli autori – Francesco Rancati, Alessio Marazzi e Graziano Vanni – hanno dedicato due anni basandosi esclusivamente su documenti storici, privati e pubblici, reperiti negli archivi di mezza Lombardia e anche grazie a molte famiglie pandinesi che con entusiasmo hanno messo a disposizione fotografie, lettere e altro materiale. Alcuni di questi preziosi documenti saranno esposti durante la serata.
Questo libro completa la trilogia dei libri dedicati ai pandinesi partiti per i due conflitti mondiali e che, unito a quello dedicato alla realizzazione del Monumento ai Caduti, offre uno spaccato della storia italiana, locale e non solo, dai primi del ‘900 sino al 1945. Questa nuova opera è stata realizzata grazie al generoso contributo della Bcc di Caravaggio e del Cremasco e alla passione del suo presidente Giorgio Merigo e dei membri del Consiglio di Amministrazione per le storie locali. “Questa banca di Credito Cooperativo, che con la sua storica filiale aperta dall’allora Bcc di Dovera e Postino è molto attiva anche in paese, testimonia così ancora una volta il suo attaccamento alla nostra Comunità” precisano dall’ente di credito cooperativo. Il libro ha ricevuto inoltre il patrocinio del Comune di Pandino e dell’Ambasciata Slovacca in Roma per un episodio che riguarda proprio Pandino.
Come per i precedenti due libri, i cui proventi hanno permesso il restauro del Monumento ai Caduti, anche questa volta il ricavato della vendita saranno utilizzati per consentire la pulitura delle lapidi dei Caduti poste nella Chiesetta del Cimitero di Pandino, dove si trova il primo Monumento ai Caduti eretto nel 1926 e che ancora oggi ospita i resti di alcuni soldati morti nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale.
La pubblicazione consiste in storie inedite, scoperte, documenti e immagini. Il tutto viene arricchito, alla fine, con l’elenco di tutti i pandinesi chiamati alle armi e partiti per la Seconda Guerra Mondiale. “Fredo e i suoi fratelli” è il frutto di una ricerca impegnativa e complessa a cui gli autori – Francesco Rancati, Alessio Marazzi e Graziano Vanni – hanno dedicato due anni basandosi esclusivamente su documenti storici, privati e pubblici, reperiti negli archivi di mezza Lombardia e anche grazie a molte famiglie pandinesi che con entusiasmo hanno messo a disposizione fotografie, lettere e altro materiale. Alcuni di questi preziosi documenti saranno esposti durante la serata.
Questo libro completa la trilogia dei libri dedicati ai pandinesi partiti per i due conflitti mondiali e che, unito a quello dedicato alla realizzazione del Monumento ai Caduti, offre uno spaccato della storia italiana, locale e non solo, dai primi del ‘900 sino al 1945. Questa nuova opera è stata realizzata grazie al generoso contributo della Bcc di Caravaggio e del Cremasco e alla passione del suo presidente Giorgio Merigo e dei membri del Consiglio di Amministrazione per le storie locali. “Questa banca di Credito Cooperativo, che con la sua storica filiale aperta dall’allora Bcc di Dovera e Postino è molto attiva anche in paese, testimonia così ancora una volta il suo attaccamento alla nostra Comunità” precisano dall’ente di credito cooperativo. Il libro ha ricevuto inoltre il patrocinio del Comune di Pandino e dell’Ambasciata Slovacca in Roma per un episodio che riguarda proprio Pandino.
Come per i precedenti due libri, i cui proventi hanno permesso il restauro del Monumento ai Caduti, anche questa volta il ricavato della vendita saranno utilizzati per consentire la pulitura delle lapidi dei Caduti poste nella Chiesetta del Cimitero di Pandino, dove si trova il primo Monumento ai Caduti eretto nel 1926 e che ancora oggi ospita i resti di alcuni soldati morti nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale.