DIFFAMAZIONE DEL SINDACO – Due casi giungono alla condanna in primo grado

stefania bonaldi

Sono concluse con due sentenze di condanna in primo grado del Tribunale di Cremona due denuncequerele per diffamazione sporte dal sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, nel marzo 2015, durante le fortissime tensioni per il “caso moschea”, e nel dicembre 2016 relativamente a fatti di rilevanza penale occorsi al Tribunale di Cremona e inopinatamente collegati in un articolo giornalistico alla chiusura del Tribunale di Crema.
Due casi diversi: un messaggio violentemente diffamatorio e insultante diffuso da un uomo di 43 anni residente a Crema attraverso un commento sulla piattaforma “Facebook”; nel secondo, invece, un articolo giornalistico. Accomunati dallo stesso illecito ravvisato dai giudici: una responsabilità oggettiva nel diffamare il sindaco di Crema, danneggiando la sua reputazione, portando discredito alla persona e al ruolo, accostandola a fatti e azioni immaginarie con lo scopo di offenderla come politico e come donna.

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