
Nel contesto di una serata alquanto partecipata, organizzata nei giorni scorsi dall’associazione ‘Marius, genio e macchina’ è stato presentato presso la Sala degli Affreschi del Castello Visconteo di Pandino, il restauro della Macchina Moltiplicatrice di Forza, realizzata a metà del secolo scorso, da Mario Stroppa, conosciuto ai più appunto come Marius. La macchina, costruita in materiali polimaterici, amplifica la forza di spinta, favorendo in questo modo un maggiore sviluppo di potenza.
“Grazie al restauro, curato dall’architetto Paolo Mariani dell’omonimo Studio di Restauro di Campagnola Cremasca, è tornata dopo più di 70 anni a funzionare, appassionando i fortunati che hanno voluto assistere alla presentazione dell’intervento”. Questo progetto “si inserisce in un più ampio ventaglio di proposte di recupero delle opere cartacee e delle macchine realizzate dall’artista pandinese che, non a torto, viene anche menzionato come una sorta di Leonardo lombardo del ’900”.
L’architetto Paolo Mariani, durante la serata, ben coadiuvato da Gianluigi Pavesi, meccanico che ha messo a disposizione la sua valente esperienza, ha illustrato gli interventi di restauro e i meccanismi di funzionamento della macchina stessa. L’architettto Alessia Anderlini, esponente dell’associazione ‘Marius Genio e Macchina’, presieduta dall’architetto Cristiana Sala, ha illustrato il progetto di recupero strutturato che consente, grazie all’Art Bonus implementato dall’Amministrazione Comunale di Pandino e approvato dal Ministero dei Beni Culturali, di accedere per gli sponsor privati a sgravi fiscali fino al 65 per cento sulla somma investita.
Per visionare la macchina e le altre opere di Marius Stroppa, nelle sale del Castello Visconteo di Pandino, è stata allestita una mostra permanente dell’Artista.