Il Papa ieri sera ha celebrato la VIA CRUCIS al Colosseo, come datradizione. Migliaia i fedeli che vi hanno partecipato e milioni quelli che l’hanno seguita con la diretta televisiva in mondovisione.
Le meditazioni sono state scritte per incarico del Papa stesso da suor Eugenia Bonetti. Un elenco di tutte le “croci del mondo”: dai migranti ai bambini, dalla “umanità che vaga nel buio dell’incertezza e dell’oscurità della cultura del momentaneo” alle famiglie “spezzate dal tradimento, dalle seduzioni del maligno o dall’omicida leggerezza e dall’egoismo”. Passando per gli anziani e per tutte le nostre “debolezze, ipocrisie, tradimenti, dei nostri peccati”. Nelle tante croci del mondo, c’è anche quella della Chiesa”, che “si sente assalita continuamente dall’interno e dall’esterno”. E “della nostra casa comune che appassisce seriamente sotto i nostri occhi egoistici e accecati dall’avidità e dal potere”.
Al al termine della Via Crucis papa Francesco ha pronunciato una preghiera di cui pubblichiamo il testo integrale.
LA PREGHIERA DEL PAPA
Signore Gesù, aiutaci a vedere nella Tua Croce tutte le croci del mondo: la croce delle persone affamate di pane e di amore; la croce delle persone sole e abbandonate perfino dai propri figli e parenti; la croce delle persone assetate di giustizia e di pace; la croce delle persone che non hanno il conforto della fede; la croce degli anziani che si trascinano sotto il peso degli anni e della solitudine; la croce dei migranti che trovano le porte chiuse a causa della paura e dei cuori blindati dai calcoli politici; la croce dei piccoli, feriti nella loro innocenza e nella loro purezza; la croce dell’umanità che vaga nel buio dell’incertezza e nell’oscurità della cultura del momentaneo; la croce delle famiglie spezzate dal tradimento, dalle seduzioni del maligno o dall’omicida leggerezza e dall’egoismo; la croce dei consacrati che cercano instancabilmente di portare la Tua luce nel mondo e si sentono rifiutati, derisi e umiliati; la croce dei consacrati che, strada facendo, hanno dimenticato il loro primo amore; la croce dei tuoi figli che, credendo in Te e cercando di vivere secondo la Tua parola, si trovano emarginati e scartati perfino dai loro famigliari e dai loro coetanei; la croce delle nostre debolezze, delle nostre ipocrisie, dei nostri tradimenti, dei nostri peccati e delle nostre numerose promesse infrante; la croce della Tua Chiesa che, fedele al Tuo Vangelo, fatica a portare il Tuo amore perfino tra gli stessi battezzati; la croce della Chiesa, la Tua sposa, che si sente assalita continuamente dall’interno e dall’esterno; la croce della nostra casa comune che appassisce seriamente sotto i nostri occhi egoistici e accecati dall’avidità e dal potere. Signore Gesù, ravviva in noi la speranza della risurrezione e della Tua definitiva vittoria contro ogni male e ogni morte. Amen!