“La relazione di sopralluogo finalizzata dalla Commissione Sport a verificare lo stato dei luoghi presso gli impianti sportivi di proprietà del Comune di Crema ha evidenziato alcune criticità, ma anche riconosciuto la qualità di diversi impianti, ritenendo comunque sufficienti o discrete le condizioni di 14 dei 17 impianti considerati. Appare dunque fuori luogo definire ‘bocciati’ gli impianti di Crema come pretenderebbe una titolazione giornalistica apparsa di recente”, si legge nel comunicato di stamane del Comune di Crema.
La relazione ha in realtà una datazione tale – estate/autunno 2018 – per cui alcune criticità non persistono più negli impianti, mentre altre sono sotto osservazione da parte dell’Ufficio Sport e dell’Ufficio Tecnico e vi si porrà mano con un programma di lavori. È importante precisare che non è compito della Commissione esprimere giudizi sulla fruibilità complessiva degli impianti sportivi: la relazione si è occupata soltanto lo stato di manutenzione e pulizia. “Ci sono situazioni da sistemare”, commenta il consigliere delegato allo Sport, Walter Della Frera, “e ho già iniziato un giro di sopralluoghi per confrontare i dati della relazione con la situazione attuale. Considero comunque all’altezza i nostri impianti, molto frequentati, come peraltro suggerito anche dalle prime valutazioni emerse, ancorché non ancora ufficiali, dal censimento del Coni, che ha attestato un positivo posizionamento della nostra realtà”.
Il sopralluogo della commissione ha prodotto uno strumento utile, questo il giudizio del sindaco, che ricorda tuttavia che quando si aderì al progetto “Crema città europea dello sport” venne valutato da una commissione terza, che opera verifiche su scala internazionale, tutto il patrimonio impiantistico della città prima di accettare la candidatura di Crema. “In tre anni le cose non possono certo essere cambiate radicalmente. C’è sempre da migliorare, naturalmente, e provvederemo; abbiamo già inviato la scorsa settimana il documento all’Ufficio Tecnico, chiedendo di operare puntuale valutazione, anche e soprattutto in relazione a chi deve occuparsi della pulizia degli impianti, oltre che della manutenzione”.
Chi frequenta gli impianti, però, è convinto che le criticità siano diverse e gli esempi potrebbero essere numerosi, anche per problemi di piccola entità, ma numerosi. La verità, forse, anche stavolta, sta nel mezzo.